venerdì 12 novembre 2021

Die Hard - Duri a morire (Die Hard: With a Vengeance, 1995) di John McTiernan

Un diabolico terrorista di nome Simon fa esplodere bombe in giro per Manhattan e inizia un sadico "gioco" telefonico di "gatto col topo" con il poliziotto John McClane, in quel momento sospeso dal servizio. Simon gli detta telefonicamente le sue regole, ovvero una serie di "missioni" ad alto rischio che lui deve eseguire alla lettera e nei tempi stabiliti, pena l'esplosione di un nuovo ordigno e la morte di altri innocenti. Insieme al negoziante nero Zeus, che diventa suo compagno d'avventura per caso, McClane cerca di stare ai patti, ma intanto si arrovella per capire chi possa essere il misterioso nemico e come fermarlo. Scoprirà ben presto che tutto questo è solo l'inizio di un piano più ampio e articolato. Terzo fortunatissimo capitolo della saga d'azione "Die Hard" dedicata allo sbirro irlandese John McClane interpretato da Bruce Willis, il duro hollywoodiano per eccellenza degli anni '90. Preceduto da Trappola di cristallo (Die Hard, 1988) di John McTiernan e 58 minuti per morire (Die Hard 2, 1990) di Renny Harlin, questo spettacolare action poliziesco è uno degli episodi più brillanti della serie, grazie alla regia spericolata che ci regala magnifiche sequenze adrenaliniche, alla tirannia del cronometro che corre veloce e non fa mai riprendere fiato ai due protagonisti (e nemmeno agli spettatori) e ad una trama dall'intreccio meno banale del solito, il cui senso finale viene però già anticipato dal titolo originale. La cornice di sfondo di Manhattan è palpitante e perentoria, il ritmo martellante non dà tempo di riflettere sulle molte esagerazioni all'americana (e questo è un bene) e i tre protagonisti sono perfetti, iconici e ironici nei rispettivi ruoli. Bruce Willis è ormai legato indissolubilmente allo scavezzacollo McClane, sempre più ammaccato e sempre più tosto, Samuel L. Jackson è la spalla ideale e crea una certa assonanza con il Danny Glover dell'altro famoso franchise di azione coevo (Arma Letale), ma il migliore è un cattivissimo Jeremy Irons, di mefistofelica grandezza. Eccessivo e divertente, questo film frenetico segna il punto di non ritorno del personaggio di McClane. Infatti i due seguiti successivi, Die Hard - Vivere o morire (Live Free or Die Hard, 2007) di Len Wiseman e Die Hard - Un buon giorno per morire (A Good Day to Die Hard, 2013) di John Moore, saranno solo un patetico tentativo fuori tempo massimo di riesumazione dell'eroe "duro da uccidere", una coda ripetitiva e noiosa che si sarebbero potuti tranquillamente risparmiare.

Voto:
voto: 3/5

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