martedì 23 novembre 2021

Images (1972) di Robert Altman

Cathryn è una donna fortemente depressa che trascorre molto tempo da sola, a causa delle lunghe assenza del marito che spesso parte per delle battute di caccia. Scrittrice di racconti fantasy sovente mentalmente disconnessa dalla realtà, Cathryn riceve la telefonata di una donna misteriosa che la convince dell'infedeltà del marito. Da quel momento iniziano per lei una serie di allucinazioni e di sovrapposizioni tra figure "reali" con altre del passato, facendola cadere in un pericoloso labirinto in cui la sua fantasia, i suoi ricordi e le sue paure sembrano materializzarsi. Cathryn cerca di resistere allo scivolamento nel delirio e vuol trovare un modo concreto per "uccidere" le sue visioni. Ma non sarà facile. Inquietante psico-dramma esistenziale scritto e diretto Robert Altman, che ha tratto libero spunto dal racconto breve "In Search of Unicorns" di Susannah York, che nel film interpreta magnificamente il ruolo della protagonista. E' un monologo sfuggente, affascinante, visionario, intimistico e altamente sperimentale sui tormenti interiori della mente femminile, un universo complesso e selvaggio che il grande regista ha più volte cercato di esplorare durante la sua carriera. Tra sensi di colpa, sospetti, sensazione di inadeguatezza, frustrazioni, desiderio sessuale e bisogno impellente di maternità, il viaggio nella psiche alterata di Cathryn procede come un libero flusso di immagini e di suggestioni, codificate sul grande schermo attraverso equilibrismi tecnici che coinvolgono sia l'aspetto visivo che sonoro, immergendo lo spettatore in una sorta di lucido incubo che talvolta ammicca ai canoni del genere horror. E' un film puzzle che richiede impegno ed in cui non tutti i pezzi si ricompongono al "posto giusto", ma il vero piacere risiede nel "giocare" più che nel "risolvere", assecondando le associazioni simboliche che ci vengono proposte di cui va colta l'essenza più che il senso. E' un'opera audace, originale e assolutamente unica nell'itinerario di Altman, frastornante e divisiva per la sua stessa natura, ma anche fertile di spunti, allegorie e chiavi di lettura. Memorabile interpretazione di Susannah York, premiata al Festival di Cannes come miglior attrice con una standing ovation. Una candidatura agli Oscar per la colonna sonora avvolgente di John Williams.

Voto:
voto: 4/5

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