Dal racconto "The Golden Man" di Philip K. Dick. Cris Johnson, illusionista di Las Vegas con il nome d'arte di Frank Cadillac, possiede uno speciale dono di precognizione che gli consente di vedere il futuro fino a due minuti in avanti. Cris usa il suo potere nei Casinò giocando d'azzardo e questo attira le attenzioni di Callie Ferris, una agente FBI che cerca di reclutarlo per aiutarla a sventare un imminente attacco terroristico nucleare. Questo thriller di fantascienza di Lee Tamahori attinge a quella incredibile fucina di idee visionarie che sono le opere letterarie di Philip K. Dick e infatti anche lo spettatore più disattento non potrà fare a meno di notare elementi comuni con pellicole come Minority Report (2002) di Steven Spielberg o Paycheck (2003) di John Woo, anch'esse ispirate a racconti del geniale scrittore di Chicago che trattano della capacità di "spiare" il futuro. Nella parte iniziale il film è interessante, ha un buon ritmo, un fertile alone di mistero e cerca di declinare pragmaticamente la preveggenza del protagonista (riuscita e divertente, in tal senso, tutta la parte ambientata nel Casinò). Poi si perde in un convenzionale e chiassoso action-movie hollywoodiano, facilmente prevedibile negli sviluppi (anche se non si possiedono i talenti speciali di Frank Cadillac) e con la consueta solfa del cattivo psicopatico che vuole far esplodere una bomba atomica sul suolo americano e che deve essere fermato in una disperata lotta contro l'orologio. Un cliché ormai abusato, trito e ritrito, che può appassionare realmente solo un pubblico di ragazzini, anche se bisogna riconoscere che il regista neozelandese di origine Maori sa come orchestrare le sequenze d'azione. Di buon livello il cast con Nicolas Cage, Julianne Moore, Jessica Biel, Thomas Kretschmann ed un piccolo cameo per Peter Falk, alla sua penultima apparizione sul grande schermo.
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