giovedì 25 novembre 2021

Maria Maddalena (Mary Magdalene, 2018) di Garth Davis

Maria di Magdala è una giovane donna di grandi principi religiosi, dallo spirito indipendente e dal carattere forte. Non accetta le costrizioni della sua famiglia patriarcale che la vorrebbe sposata con un uomo che lei detesta e per questo viene bistrattata per la sua "diversità". Quando incontra Gesù di Nazareth e lo sente parlare, capisce immediatamente quale sarà il suo destino, abbandona la famiglia e il villaggio natio e si unisce a lui e ai 12 apostoli per condividerne le sorti. Insieme all'uomo di Nazareth troverà un senso alla sua vita e una fede che la riempirà di forza per aiutare gli oppressi, i deboli e i sofferenti. Interessante dramma biblico di Garth Davis che riporta in scena la "più grande storia mai raccontata" da una prospettiva differente, quella femminile di Maria Maddalena e lasciando Gesù e gli apostoli sullo sfondo. Abbracciando la tesi, un tempo giudicata "eretica" ma oggi totalmente sdoganata, dei così detti Vangeli apocrifi che vogliono la Maddalena in prima linea accanto al Nazareno come 13° apostolo militante, questo film di lieve poesia e di sublime grazia parte da uno spunto storico religioso per rinverdire la storia che tutti ben conosciamo di una nuova sensibilità, più moderna e tollerante, e per tracciare un apologo universale non solo sulla legittimità dell'emancipazione della donna, ma sulla sua assoluta necessità. Non a caso la pellicola (di)mostra come solo la Maddalena riusciva a comunicare con il Cristo in maniera diversa, più profonda e spirituale, in virtù del suo spirito più ricettivo e più aperto alle sue idee rivoluzionarie. E' un'opera femminista sul cambiamento, in cui l'eroismo di Maria di ribellarsi alla tirannia delle regole patriarcali di una società maschilista si sovrappone idealmente a quello di Gesù, che accetta di immolare la sua vita e il suo corpo in nome di una fede superiore all'egoismo personale. Girato tra Matera, la Puglia e la Sicilia, questo film "a tesi" riesce a toccare le corde dell'emozione grazie alla sua dolcezza, alla bellezza delle immagini, all'espressività degli sguardi, alla potente semplicità dei dialoghi ed al realismo delle ambientazioni che conferisce ai personaggi una fisicità fatta di fatica, sofferenza, sudore, lacrime e sangue. Una fisicità che ce li fa sentire vicini, tangibili e comprensibili, prima che santi e spirituali. Bravissimi gli attori principali: Rooney Mara è incantevole, fragile e forte insieme, ha negli occhi una luce speciale e una gamma di espressioni notevolissima. Al suo fianco Joaquin Phoenix è un Gesù di suggestioni "pasoliniane", così come il Pietro di Chiwetel Ejiofor e il Giuda di Tahar Rahim portano un senso di "novità" rispetto all'iconografia classica. Nel 2016 il Vaticano ha ufficialmente riabilitato la figura di Maria Maddalena, riconoscendole il suo ruolo attivo e operoso di 13° apostolo.

Voto:
voto: 3,5/5

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