lunedì 22 novembre 2021

Monuments Men (The Monuments Men, 2014) di George Clooney

Durante la Seconda Guerra Mondiale, subito dopo lo sbarco in Normandia e quello di Anzio, lo studioso d'arte americano Frank Stokes ottiene il permesso dal presidente Roosevelt di reclutare nell'esercito un gruppo di esperti per tentare di salvare i numerosi capolavori artistici che i nazisti hanno trafugato e accumulato nel Museo di Linz, e che il Fuhrer ha ordinato di distruggere in caso di ritirata tedesca. Si viene così a formare una strana squadra di goffi "militari" improvvisati, otto in tutto, di cui soltanto uno ha reali esperienze in campo militare. La missione nobile e condivisibile si rivelerà non priva di pericoli. Dramma bellico a sfondo biografico prodotto, scritto (insieme a Grant Heslov), diretto e interpretato da George Clooney, ormai divenuto a tutti gli effetti divo e autore impegnato, un americano affine allo spirito europeo, sensibile ai temi civili, sociali, storici ed etici. Il film prende le mosse dal romanzo omonimo di Robert Edsel, a sua volta ispirato a personaggi davvero esistiti (i cui nomi vengono cambiati) e alle vicende realmente accadute del così detto programma "Monuments, Fine Arts, and Archives" spalleggiato dalle alte sfere del governo statunitense. Per esigenze cinematografiche, con un occhio al botteghino e l'altro all'attendibilità storica del racconto, Clooney sceglie la via di un adattamento romanzato, in cui l'importanza dei contenuti si accompagna ad un respiro avventuroso e alle dinamiche di interazione di un gruppo di personaggi eterogenei, talvolta strampalati ma uniti da un comune amore per l'Arte di cui l'autore non manca di sottolineare il potere salvifico e il valore teoretico, con l'indubbio merito di portare alla luce una storia poco conosciuta ai più, di cui solitamente non si fa menzione sui libri di storia. Non esente da appesantimenti retorici e da propaggini didascaliche, l'opera rimane sempre mediamente interessante, anche grazie alla bravura della notevole squadra di attori (tra cui citiamo, oltre al protagonista Clooney, Matt Damon, Bill Murray, Cate Blanchett, John Goodman e Jean Dujardin) e pervasa da un'anima liberale che cerca di mantenersi in equilibrio equanime, senza sottacere colpe e omissioni a carico dello schieramento alleato (come nel caso del racconto del tragico bombardamento dell'Abbazia di Montecassino compiuto dalle forze angloamericane). Da menzionare le suggestive musiche "ambientali" di Alexandre Desplat.

Voto:
voto: 3/5

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