domenica 14 novembre 2021

Limitless (2011) di Neil Burger

Dal romanzo "Territori oscuri" di Alan Glynn. Eddie Morra è un giovane scrittore di modesto talento, depresso cronico e incline all'autocommiserazione e al vittimismo. La sua ragazza, Lindy, lo molla perchè non ne sopporta più l'atteggiamento passivo e la mancanza di energie positive, che hanno finito per spegnare il loro rapporto. Incapace di trovare le idee e gli stimoli necessari a scrivere un racconto che gli è stato commissionato, Eddie sembra ormai sull'orlo del baratro, ma l'incontro con Vernon, suo ex cognato, che fa lo spacciatore per arrotondare le entrate, gli cambierà la vita per sempre. Vedendolo giù di tono, Vernon propone a Eddie un nuovo farmaco sperimentale segreto, una molecola nootropa chiamata NZT-48 capace di aumentare a dismisura le capacità cognitive e di "accendere" tutte le aree del cervello che solitamente restano inutilizzate. L'effetto è stupefacente, Eddie si sente un altro uomo e diventa capace di cose che prima gli sembravano impensabili. Quando però l'effetto svanisce il nostro ripiomba in una depressione ancora peggiore e quindi contatta Vernon per farsi dare altre dosi della pillola "miracolosa". Ma scoprirà ben presto di essere entrato in un giro molto pericoloso e che ci sono altre persone poco raccomandabili interessate al prodigioso farmaco. Paranoico thriller di fantascienza di Neil Burger, teso e accattivante, forte di un'estetica audace che ammicca al videoclip e che ci restituisce la prospettiva, allucinata, iperattiva o scoraggiata, del cervello di Eddie, con immagini distorte e scattanti, dai cromatismi esasperati, che abusano di tecniche quali morphing, zoom e grandangoli. La messa in scena, indubbiamente potente, predomina su tutto il resto, anche sulla storia abbastanza esile e prevedibile, con la solita solfa trita e ritrita del cervello umano che viene sfruttato solo per una piccola parte dei suoi presunti poteri, un tema sul quale sono proliferate, spesso campando di rendita, molte storie fantastiche nel cinema e nella letteratura. Ma il ritmo agile, le efficaci sequenze di azione violenta e la credibile interpretazione del protagonista da parte di Bradley Cooper, rendono la pellicola un gradevole prodotto da intrattenimento a suspense. Le presunte ambizioni di critica al meccanismo insaziabile del capitalismo, all'ossessione americana di primeggiare secondo dei canoni prestabiliti dalla società, ai meccanismi corrotti della case farmaceutiche ed agli abusi di droghe, stimolanti e antidepressivi che sono diventati un triste malcostume dell'occidente "benestante", restano nell'alveo delle buone intenzioni inespresse, perchè troppo grossolane, poco lucide e sacrificate sull'altare dell'estetica, sul quale il film punta tutto. Completano il cast Robert De Niro, Abbie Cornish, Anna Friel, Andrew Howard e Johnny Whitworth. La pellicola ha riscosso un discreto successo commerciale ed ha ispirato una serie televisiva omonima.

Voto:
voto: 3/5

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