Il colonnello John Matrix, comandante delle Forze Speciali dell'esercito americano, si è ritirato a vita privata dopo una carriera prodigiosa al servizio del suo paese e adesso vive tranquillamente in un cottage di montagna insieme alla sua figlioletta Jenny. Ma un suo ex commilitone, il sadico Bennett, che ora lavora come mercenario al soldo di Arius, signore della guerra di un piccolo stato del centro America, ha messo in piedi una squadra di spietati combattenti pronti a tutto per convincere Matrix a collaborare con loro. Il piano è quello di utilizzare Matrix per assassinare un leader politico con cui ha familiarità, in modo che Arius possa prendere il potere con la forza. Dopo aver rapito la piccola Jenny, Bennett e i suoi degni scagnozzi ricattano Matrix affinché porti a termine il criminoso compito, ma non sanno di aver fatto arrabbiare l'uomo sbagliato. Gli anni '80 sono stati caratterizzati da una serie di film d'azione provenienti dagli USA che incarnavano l'ideologia del machismo reaganiano, simboleggiando rozzamente la forza degli Stati Uniti come paese leader del così detto "mondo libero". In queste pellicole, quasi tutte di scadente livello a causa di un tronfio propagandismo politico unilaterale, emerse prepotentemente la rivalità tra Sylvester Stallone e Arnold Schwarzenegger, che si contendevano il ruolo di divo del genere action di maggior successo al botteghino. Una rivalità realmente esistita (come loro stessi hanno più volte ammesso in svariate interviste) e "combattuta" a colpi di incassi milionari e di muscoli esibiti in bella mostra. Questo gradevole film di Mark L. Lester, divenuto rapidamente un piccolo cult del genere, è sicuramente uno dei più riusciti, perchè, pur nella sua evidente esagerazione che abbatte ogni forma di sospensione dell'incredulità, è carico di ironia, di battute divenute celebri, di frasi e situazioni ad effetto, di sequenze accattivanti e di ottimi effetti speciali. Tra sparatorie ed esplosioni, il simpatico super palestrato "Schwarzy" fa fuori tutti i cattivi che si mettono sulla sua strada, scatenando da solo una guerra da fare invidia al miglior Rambo del rivale "Sly". Un elemento decisivo che fa spesso preferire gli action con Schwarzenegger rispetto a quelli con Stallone, ovviamente entrambi ampiamente implausibili e smodati, è la presenza dell'umorismo sarcastico, che di solito abbonda nei primi mentre invece latita nei secondi, che sono cupamente seriosi e quindi appaiono ancora più assurdi. Il ruolo della piccola Jenny è interpretato dalla semi esordiente Alyssa Milano, che aveva appena 12 anni durante la lavorazione del film.
La frase: "Avevi la pressione troppo alta, Bennet !"
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