mercoledì 26 luglio 2023

Orchidea nera (The Black Orchid, 1958) di Martin Ritt

Rose Bianco, italiana emigrata in America, è la giovane vedova di un gangster che lavora come operaia in una fabbrica di fiori finti per mantenersi ed aiutare suo figlio Ralph, un ragazzo problematico che si mette spesso nei guai con la legge e che è finito in un riformatorio correzionale. L'incontro con Frank Valente, anche lui vedovo e di origine italiana, le ridona speranza di poter essere ancora felice, ma Mary, figlia dell'uomo molto gelosa nei confronti di suo padre, si oppone in tutti i modi alla relazione e si chiude in un preoccupante auto isolamento per convincere Frank a rinunciare al nuovo amore. Questo intenso melodramma familiare di Martin Ritt, scritto  dallo sceneggiatore esordiente Joseph Stefano e prodotto dalla Paramount insieme a Carlo Ponti, è il sesto film americano interpretato da Sophia Loren, che stavolta duetta con un altro grande attore come Anthony Quinn. Inizialmente il ruolo di Rose era stato pensato per Anna Magnani, ma poi fu decisiva la spinta di Carlo Ponti, unitamente ad altri impegni contemporanei dell'attrice, per spianare la strada alla Loren. Ed è principalmente la sua interpretazione, di sofferta dignità e vigoroso sentimento, a donare spessore ad un film che forse non eccelle per l'originalità della storia, ma che Martin Ritt dirige con tocco sensibile e autorevole, mettendosi al servizio degli attori. Anthony Quinn risulta un po' penalizzato perchè la luce è tutta sulla Loren, che grazie alla sua performance toccante e risoluta si aggiudicò la prestigiosa Coppa Volpi come miglior attrice al Festival di Venezia. Girato interamente tra Hollywood e dintorni, il film va anche ricordato per essere stato il debutto americano del nostro grande compositore Alessandro Cicognini, conosciuto principalmente per le sue collaborazioni con Vittorio De Sica e per le tante colonne sonore scritte per le opere del nostro Neorealismo, a cui ha fornito un contributo artistico essenziale.

Voto:
voto: 3/5

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