domenica 9 luglio 2023

Moonraker - Operazione spazio (Moonraker, 1979) di Lewis Gilbert

La misteriosa sparizione di uno Space Shuttle chiamato "Moonraker", porta James Bond a indagare sul ricchissimo magnate Hugo Drax, leader di una potente industria aerospaziale. Dopo essere sopravvissuto rocambolescamente a numerosi tentativi di eliminarlo, 007 scopre le reali intenzioni di Drax e il folle piano che ha messo in piedi per sterminare l'intera popolazione mondiale. Aiutato dalla bella dottoressa Holly Goodhead, Bond dovrà andare nello spazio per combattere la battaglia decisiva contro il suo nemico e salvare il mondo prima che sia troppo tardi. Undicesimo capitolo della saga spionistica di 007 e quarta volta di Roger Moore nei panni dell'agente segreto più famoso al mondo, affiancato dalle bellissime Lois Chiles e Corinne Cléry, da Michael Lonsdale nel ruolo del cattivo e dal caratterista Richard Kiel, ritornato a furor di popolo come interprete del gigantesco killer dai denti d'acciaio "Squalo" (in originale "Jaws"), dopo l'alto gradimento riscosso nel capitolo precedente. Sull'onda del successo planetario di Star Wars, il produttore e patron della saga Albert Broccoli decise di mettere in stand-by l'annunciato Solo per i tuoi occhi (che slitterà al 1981) e di spedire James Bond nello spazio, ispirandosi liberamente al racconto  "Moonraker: il grande slam della morte" di Ian Fleming. E la sua idea si rivelò azzeccata e fruttuosa perchè il film, alla sua uscita nelle sale, riscosse un enorme successo al botteghino mondiale, diventando il maggior incasso in assoluto della saga, un record che resisterà fino all'uscita di GoldenEye nel 1995. Ma al netto degli effetti speciali straordinari (che valsero alla pellicola una candidatura agli Oscar 1980), il film risulta ripetitivo, prevedibile, sciocco nei suoi intermezzi ironici e stancamente adagiato sul consueto aplomb inamidato e decoroso del suo interprete protagonista. Le scene di azione spettacolari si sprecano, sempre più inverosimili e con la consueta varietà di ambientazioni iconiche: si passa da Venezia ai barocchi castelli francesi, dalle cascate di Iguazù al Pan di Zucchero di Rio de Janeiro, fino al lungo finale spaziale che appare quasi farsesco nella sua frenetica voglia di stupire, secondo lo slogan "Bigger and better". Specialmente ad una visione odierna è evidente come questo capitolo sia uno di quelli invecchiati peggio, suscitando nello spettatore contemporaneo un misto di tenerezza e ridicolo involontario per la sua palese ingenuità. Questo è stato l'ultimo film in cui Bernard Lee ha interpretato il ruolo di M, che finora aveva sempre avuto il volto granitico dell'attore londinese, fin dalla pellicola di esordio del 1962.

Voto:
voto: 2,5/5

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