mercoledì 19 luglio 2023

Delitto perfetto (A Perfect Murder, 1998) di Andrew Davis

Steven Taylor, magnate dell'alta finanza di New York, è sposato con la bella Emily, che lavora come interprete alle Nazioni Unite ed è ricca di famiglia. Quando Steven scopre che lei ha una relazione clandestina con un altro uomo, un pittore bohémien di nome David Shaw, si reca nell'appartamento di questi con la scusa di voler comprare un quadro. In realtà Steven ha in mente un diabolico piano a cui pensa da tempo e ha individuato in David il profilo perfetto per eseguirlo. Grazie ad un investigatore da lui assunto, il finanziere sa perfettamente che David non è chi dice di essere: il suo vero nome è Winston Lagrange, un ladro di mezza tacca che seduce le donne ricche e sposate per poi ricattarle ed estorcergli grosse somme di denaro. Vistosi scoperto l'imbroglione rimane ancora più sbalordito di fronte alla proposta che gli arriva da Steven: in cambio di mezzo milione di dollari deve introdursi in casa loro fingendosi un rapinatore e uccidere Emily simulando la scena di un furto finito male. In questo modo il subdolo marito tradito intende liberarsi della moglie ed ereditare tutto il suo patrimonio. Pur con riluttanza il falso pittore, sentendosi messo con le spalle al muro, accetta la proposta. Ma le cose non andranno esattamente come previsto. Questo thriller di suspense di Andrew Davis, scritto da Patrick Smith Kelly, è il remake hollywoodiano di un grande classico di Alfred Hitchcock, Il delitto perfetto (Dial M for Murder, 1954), che è anche una delle sue opere più famose. Nonostante le notevoli differenze apportate alla trama, che ovviamente evitiamo di svelare per non rovinare l'eventuale visione, questo rifacimento si rivela fiacco, inutile e inverosimile. La dimensione teatrale, i virtuosismi tecnici, i sottotesti corrosivi e lo spiazzante intreccio degli indizi continuamente ribaltato (tutti punti di forza dell'originale hitchcockiano), in questo caso risultano mestamente non pervenuti. Sono da salvare le più moderne e glamour ambientazioni newyorkesi, le musiche di James Newton Howard e le buone interpretazioni dei tre attori principali (Michael Douglas, Gwyneth Paltrow, Viggo Mortensen), con un luciferino Douglas perfettamente a suo agio negli abiti (firmati) di un cattivo affascinante alla Gordon Gekko (anzi stavolta addirittura peggiore). Come nella quasi totalità dei casi dei remake di classici prodotti da Hollywood, ci si trova di fronte a prodotti insipidi e con scarsa personalità, che puntano tutto su nomi famosi del cast, sulla spettacolarità dell'azione o su un patinato abbellimento formale per celare la pochezza di idee e le magagne di sceneggiatura.

Voto:
voto: 2,5/5

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