La bella Antonietta lavora nella merceria di famiglia ed è fidanzata con un noioso avvocato, ma sogna in grande ed è convinta di poter entrare nel mondo dello spettacolo. L'occasione si presenta quando Corrado, un giovane fotografo scandalistico, le scatta una foto in una posa equivoca e la pubblica a sua insaputa sulla copertina del suo giornale. Il successo è immediato e Antonietta, istintiva e passionale, dà un improvviso taglio alla sua vita passata. Tronca la relazione con l'avvocato e inizia a flirtare con Corrado, da cui si fa scattare una serie di foto provocanti, aumentando enormemente la sua popolarità. Entra nelle grazie del conte Sennetti, un maturo aristocratico che le insegna le buone maniere, la prepara per l'alta società e la convince che potrà renderla una diva del cinema grazie alle sue conoscenze. Ma le scorciatoie per il successo sono tanto tentatrici quanto pericolose. Brillante commedia di Alessandro Blasetti, ben scritta da Suso Cecchi D'Amico, che ripropone la splendida coppia di protagonisti, Sophia Loren e Marcello Mastroianni, che il regista aveva già diretto due anni prima in Peccato che sia una canaglia. E' un film brioso, divertente, sentimentale al punto giusto, ma anche pungente nella sua lucida satira dell'arrivismo, che mette a nudo impietosamente sia la malizia equivoca degli imbonitori che alimentano i sogni degli aspiranti divi, sia la superficiale ingenuità di molti giovani che inseguono facili miraggi di gloria. La pellicola riesce a rendere un'efficace istantanea della società italiana di quel tempo: già protesa verso il boom economico ormai imminente, carica di entusiasmi e di aspettative, frivola e bisognosa di forti aspirazioni e con lo spettro della guerra che sembrava ormai lontanissimo (sebbene fossero passati appena 10 anni). Oltre alla coppia Loren-Mastroianni vanno segnalati un irresistibile Charles Boyer e la solida Titina De Filippo, purtroppo un po' penalizzata dalla sceneggiatura che le offre poco spazio. Probabilmente è questo il film che ha consolidato definitivamente la grande popolarità di Sophia Loren nel cuore del pubblico, facendole spiccare il balzo decisivo verso quel divismo per cui era predestinata.
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