giovedì 13 luglio 2023

Don't Say a Word (2001) di Gary Fleder

Nel 1991, a Brooklyn, una banda di rapinatori guidata dal losco Patrick Koster ruba in banca un raro diamante rossastro del valore di 10 milioni di dollari. Ma uno dei complici li tradisce e riesce a impadronirsi della pietra preziosa, facendo perdere le sue tracce. Dieci anni dopo, durante il giorno del Ringraziamento, Koster e i suoi sgherri fanno irruzione nell'appartamento del dottor Nathan Conrad, stimato psichiatra newyorkese, e imprigionano sua moglie e sua figlia di otto anni per ricattarlo. Lo scopo dei criminali è convincere Conrad a farsi rivelare da una sua giovane paziente ricoverata in clinica per gravi disturbi mentali, Elisabeth Burrows, un misterioso codice di 6 cifre che lei nasconde nella sua mente. L'uomo è costretto ad accettare, ma la ragazza non proferisce parola da anni, sembra aver perso la memoria per un trauma non accertato ed ha improvvisi scatti di violenza che obbligano i medici a tenerla sempre sedata. Conrad dovrà appellarsi a tutte le sua abilità per riuscire ad ottenere il suo scopo e salvare la sua famiglia da morte certa. Questo crime thriller dai cupi toni drammatici e dai risvolti violenti, diretto con tesa enfasi da Gary Fleder, è l'adattamento del romanzo omonimo di Andrew Klavan ed ha come protagonisti Michael Douglas, Sean Bean (nel consueto ruolo di monolitico cattivo), Famke Janssen, Jennifer Esposito e la compianta Brittany Murphy (prematuramente scomparsa nel 2009 a soli 32 anni), che risulta la più brava del gruppo, nel ruolo della coprotagonista Elisabeth affetta da problemi psichici. E' un film di suspense solo a tratti efficace, perchè convenzionale, arzigogolato nella trama, implausibile in diverse situazioni e decisamente prevedibile negli esiti finali. Rientra nei canoni fortemente stereotipati dell'intrattenimento hollywoodiano di genere, per amanti di qualche brivido dal sapore noir senza troppe pretese e con immancabile risoluzione tranquillizzante, come da edificante copione di prassi. Fu uno dei primi film americani ad uscire in sala dopo l'attacco alle Torri Gemelle dell'11 settembre e, per ovvi motivi di buon gusto, la produzione decise di eliminare dal montaggio finale tutte le scene in cui si vedevano i due grattacieli, teatro del tragico attentato terroristico.

Voto:
voto: 2,5/5

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