sabato 15 luglio 2023

L'assassino (1961) di Elio Petri

L'antiquario Alfredo Martelli viene prelevato dalla polizia, portato in questura e posto in stato di fermo, senza che l'uomo ne comprenda il motivo. Dopo una lunga attesa gli viene contestato il reato di omicidio di una donna con cui lui aveva una relazione clandestina e dei debiti. Martelli si dichiara innocente e, mentre trascorre una lunga notte in cella, ripensa alla sua vita ed alle sue azioni non proprio limpide. Lungometraggio di esordio di Elio Petri, uno dei Maestri indiscussi del cinema d'autore italiano, con questo affilato dramma crime socio-introspettivo in cui il grande regista rivela fin da subito il suo talento ed il suo stile corrosivo orientato all'impegno civile e alla denuncia sociale. La trama potrebbe indurre a pensare ad influenze kafkiane o hitchcockiane per il tema predominante di un presunto innocente che viene accusato di un crimine tremendo e si ritrova schiacciato da una situazione ben più grande di lui, in cui tutte le circostanze accidentali si muovono a suo danno. Ma, in realtà, il vero intento dell'autore non è questo e la sua bella opera prima è un finto giallo che intende mettere a fuoco i vizi, i comportamenti deteriori e le pessime abitudini dell'italiano medio borghese, che insegue il miraggio della scalata sociale negli anni del boom economico. Ottima interpretazione di Marcello Mastroianni nel ruolo del protagonista, innocente ma non troppo, che viene quasi disumanizzato nell'analisi delle sue meschinità endemiche di piccolo arrampicatore del tutto privo di una coscienza collettiva. Il film ebbe problemi con la censura alla sua uscita, per l'immagine resa delle forze dell'ordine che talvolta agiscono al di fuori di quella legge che dovrebbero far rispettare. Doverosa menzione per il notevole lavoro del reparto tecnico di prim'ordine con la fotografia in bianco e nero di Carlo Di Palma, il montaggio di Ruggero Mastroianni e le musiche di Piero Piccioni.

Voto:
voto: 3,5/5

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