Su una lussuosa nave da crociera viaggia il diplomatico americano Ogden Mears, ricco e affascinante, in attesa del divorzio da sua moglie Martha e di una nomina a ministro degli esteri dal suo governo. Durante uno scalo ad Hong Kong, la bella Natasha Alexandroff, esule russa di nobili origini in fuga dalla rivoluzione, si introduce clandestinamente a bordo e si nasconde nella cabina di Ogden. Lo scopo della donna è quello di arrivare in qualche modo in America per ricominciare una nuova vita, ma la mancanza di passaporto la costringe a tentare pericolosi sotterfugi di questo tipo. Inizialmente Natasha, vista la riluttanza del politico, tenta di ricattarlo minacciando di far scoppiare uno scandalo che potrebbe distruggergli la reputazione e la carriera. Ogden cerca di fare buon viso a cattivo gioco, ma le notizie che gli giungono dalla madre patria peggiorano ancora la situazione, rendendola sempre più scoppiettante. Questa commedia sentimentale in stile "vecchia Hollywood" è l'ultimo film di Charlie Chaplin (e il primo e unico a colori della sua straordinaria carriera di regista e attore). Chaplin, autore anche della sceneggiatura e delle musiche, si affida ad un cast stellare per questa sua incursione in un genere per lui nuovo e completamente diverso da quanto realizzato in precedenza, con nomi altisonanti come Marlon Brando, Sophia Loren e Tippi Hedren, che svettano su tutti gli altri per carisma, presenza scenica e qualità interpretativa. Il film non venne né compreso né apprezzato alla sua uscita, la critica lo massacrò (anche in maniera esagerata), probabilmente comparandolo ai grandi capolavori della filmografia del regista con i quali, ovviamente, il paragone è assolutamente improponibile. Al di là di questo, pur essendo chiaramente un'opera minore nell'itinerario di Chaplin, non tutto è da buttare via: le scintille tra la Loren e Brando, i dialoghi sottilmente allusivi, il gioco di equivoci ed alcune sequenze esilaranti, rendono la pellicola dignitosa e da gustare, già solo per la presenza in scena dei due grandi divi (di cui questa resta la sola pellicola girata insieme). Alcuni attribuirono il risultato non eccelso dell'opera alle proverbiali bizze di Brando, che arrivava sempre tardi sul set, non si atteneva alle battute del copione (che spesso non leggeva affatto) e voleva fare il buono e il cattivo tempo come da sua abitudine egocentrica. Eppure i duetti tra lui e la nostra attrice sono di notevole brio e costituiscono la miglior cosa del film. Charlie Chaplin si ritaglia un piccolo cameo nel ruolo di un anziano steward di bordo che accusa un malore durante la navigazione in alto mare, regalandoci così la sua ultima apparizione sul grande schermo.
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