martedì 25 luglio 2023

Peccato che sia una canaglia (1954) di Alessandro Blasetti

Paolo, tassista romano di bell'aspetto e di buoni sentimenti, perde la testa per la bella Lina, conosciuta per caso in una giornata estiva perchè salita sul suo taxi insieme a due amici per farsi portare al mare. Ma il nostro si rende presto conto che Lina è la ragazza sbagliata: un'astuta ladra e truffatrice che sfrutta la sua avvenenza per loschi scopi di raggiro. Nonostante questo l'uomo non riesce a staccarsi da lei, ci ricasca più volte e alla fine cerca di redimerla andando a parlare con suo padre, il professor Stroppiani. Ma si renderà conto, suo malgrado, che il frutto non cade mai troppo lontano dall'albero che lo ha generato. Gradevole commedia di costume, dai compiaciuti tocchi sentimentali, diretta da Alessandro Blasetti e tratta dal racconto breve "Fanatico" di Alberto Moravia, contenuto nella raccolta "Racconti romani". Nonostante il grande successo di pubblico riscosso alla sua uscita (fu il 21° incasso italiano della stagione 1954-55) non è un film del tutto riuscito perchè, nonostante il ritmo agile e l'aria sbarazzina, paga lo scotto di un epilogo di esasperato romanticismo sdolcinato e di un'assoluta prevedibilità delle svolte narrative, una volta che si è capito come funziona il gioco (e non ci vuole davvero molto a farlo). E' però una pellicola importante perchè segna l'inizio di una delle collaborazioni più durature, celebri e straordinarie della storia del cinema: quella tra Sophia Loren e Marcello Mastroianni come coppia di protagonisti. Questa fu la loro prima volta, i due erano già conosciuti ma non ancora famosissimi e già in questo film dimostrano di possedere una chimica invidiabile, una bravura notevole ed una presenza scenica debordante. La Loren in particolare, nel ruolo della canaglia bella e disinvolta, è veramente incontenibile ed il suo magnetico appeal fu uno dei motivi della crescente popolarità dell'opera. Alla fine della loro irripetibile carriera Sophia e Marcello reciteranno insieme in ben 11 film come interpreti principali, entrando a pieno diritto nella storia della settima arte. Da menzionare la solita performance di elegante e simpatico filibustiere di Vittorio De Sica, che, nel ruolo del "professor" Stroppiani, ci casca proprio a pennello.

Voto:
voto: 2,5/5

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