sabato 8 luglio 2023

Marie Antoinette (2006) di Sofia Coppola

Maria Antonietta d'Asburgo, nata a Vienna nel 1755, figlia di Francesco I, Imperatore del Sacro Romano Impero, fu data in sposa a soli 15 anni, per motivi di alleanze politiche, al futuro Re di Francia Luigi XVI, stabilendosi a Versailles dal 1770 fino alla sua morte sulla ghigliottina, avvenuta nel 1793 durante la Rivoluzione francese. Ispirandosi liberamente alla biografia "Maria Antonietta - La solitudine di una regina" di Antonia Fraser, Sofia Coppola ha scritto e diretto questo dramma storico biografico dedicato alla dolorosa e breve vicenda della così detta "regina bambina", la cui vita è stata fin dall'inizio decisa, e poi schiacciata, dal peso della ragion di stato e della Storia, senza mai concederle un reale spazio di decisione. La regista americana prosegue la sua esplorazione della psiche femminile, intorno a cui ruota tutto il suo cinema, mettendo nuovamente al centro di tutto una giovane donna costretta a crescere troppo in fretta in un ambiente alieno da cui si sente soffocata. Lo stile scelto dall'autrice è agile, colorato e audace, in una commistione ardita tra la pomposità sfarzosa degli ambienti reazionari che fanno da sfondo alla vicenda e l'impellenza vitale dei desideri della giovane protagonista, adolescente inquieta che si sente sessualmente trascurata dal marito e che sfoga le sue frustrazioni nell'opulenta mondanità della vita di corte, tra frizzi, lazzi, feste in maschera, vezzi, abiti sgargianti, ornamenti preziosi, cani da compagnia, tavolate luculliane e giovani amanti. Tenendo sistematicamente fuori fuoco la politica, la storia e la stessa Rivoluzione, di cui vediamo soltanto gli effetti, percependola come una incombente minaccia esterna, la regista mette al centro della scena la vita, i tormenti e gli eccessi di una donna sola e immatura, interpretata con maliziosa irrequietezza da Kirsten Dunst, che è una delle sue attrici di fiducia. Contaminando una storia antica di suggestioni moderne, strizzando l'occhio al pop e rendendo universale il tragico senso di una vita sprecata e costantemente subita come quella di Marie Antoinette, la Coppola ci risparmia volutamente la scena della sua pubblica esecuzione, facendo terminare la pellicola con la fuga dei reali da Versailles a Parigi dopo l'attacco al palazzo dei rivoluzionari inferociti. Ma nonostante l'approccio carico di personalità il film risulta spesso svagato e discontinuo, quasi perso nel suo turbinio di pulsioni e turbamenti, finendo per risultare incisivo solo a tratti, anche dal punto di vista strettamente emotivo, psicologico e sentimentale. La cosa migliore è senza dubbio rappresentata dall'abbagliante ricostruzione ambientale e dai magnifici costumi della nostra Milena Canonero, meritatamente premiata con il terzo Oscar della sua straordinaria carriera (che diventeranno 4 nel 2015). Asia Argento compare nel cast nel ruolo di Madame du Barry, ex favorita del precedente re di Francia e mai entrata nelle grazie della nuova regina. Da sottolineare come il prestigio della famiglia Coppola sia tale da convincere il governo francese a concedere il totale accesso alla reggia di Versailles in cui il film è stato quasi integralmente girato, amplificandone enormemente l'effetto realistico e la sontuosità visiva.

Voto:
voto: 3/5

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