giovedì 6 luglio 2023

I gemelli (Twins, 1988) di Ivan Reitman

Negli anni '50 Mary Ann Benedict accetta di fare da "cavia" per un esperimento scientifico, facendosi fecondare da un "cocktail" di spermatozoi appartenenti a sei soggetti opportunamente scelti ed in qualche modo "speciali". Lo scopo è quello di generare il così detto uomo perfetto che abbia tutte le qualità fisiche ed intellettuali possibili. Ma qualcosa va storto e nascono due gemelli molto diversi: il primo, Julius, è già precocemente sviluppato mentre il secondo, Vincent, è oltre modo gracile. Gli scienziati li separano e mentono alla madre, facendole credere che l'unico feto partorito sia nato morto. Dopo oltre 30 anni Julius è un omone alto e prestante, coltissimo, sensibile, ma profondamente ingenuo, perchè ha trascorso la vita unicamente tra studio e allenamenti sportivi. Invece Vincent è un ometto basso e furbo, che imbroglia il prossimo, si mette sempre nei guai, ma sa cavarsela in ogni situazione con la sua collaudata scaltrezza. I due non sanno niente dell'esistenza dell'altro e credono di essere orfani, fino a che, un giorno, il destino li fa incontrare e la voce del sangue si fa sentire. Divertente commedia diretta con tocco leggero da Ivan Reitman, riunendo la più improbabile coppia possibile di gemelli: il gigante palestrato Arnold Schwarzenegger ed il simpatico piccoletto Danny DeVito. Eppure l'alchimia funziona e proprio da questo evidente mismatch fisico nascono tutte le situazioni comiche, spesso davvero esilaranti, aggiungendovi felicemente il proverbiale luogo comune secondo cui le persone di enorme statura siano un po' "sciocche", mentre i più bassini abbiano il cervello fino. Il duo di attori diverte e si diverte, dando vita ad un'opera leggiadra, gradevole, sebbene annacquata da un finale eccessivamente mieloso. Le sequenze più riuscite sono quelle in cui l'adorabile perfidia di De Vito prende il sopravvento, sottolineando la superiorità del cervello sui muscoli. Schwarzenegger, perfettamente a suo agio nel ruolo, conferma le sue doti naturali verso la commedia autoironica, quasi sempre messe in ombra dalla sua ingombrante presenza fisica che, nella prima parte della sua carriera, lo ha "condannato" in ruoli da cattivo. Prodotto con un budget esiguo, il film ebbe un enorme successo al botteghino, regalando un super cachet ai due attori protagonisti che, con lungimirante preveggenza, avevano preteso a priori una congrua percentuale sugli incassi finali. Visti gli esiti inaspettati e l'alto gradimento del pubblico, si è sempre parlato di un sequel, più volte annunciato, messo in cantiere nel 2012, ma poi puntualmente slittato fino all'attuale stallo. Da segnalare un'ironica scena in cui "Schwarzy", guardando il poster cinematografico di Rambo III, prende in giro i muscoli del suo amico-nemico Sylvester Stallone.

Voto:
voto: 3/5

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