Un satellite precipita dallo spazio nei pressi di un piccolo villaggio del New Messico e tutti gli abitanti muoiono per una misteriosa malattia tranne un vecchio e un bambino. Scattano subito le norme di quarantena e gli scienziati isolano l'area, costruiscono laboratori di massima sicurezza e attuano tutte le procedure per evitare la diffusione incontrollata del contagio. Con l'uso di tecniche d'avanguardia gli studiosi riescono a isolare una letale cellula aliena, chiamata "Andromeda" che è arrivata sulla terra insieme al satellite e che, se entra in contatto con l'organismo umano, provoca la morte immediata tramite la totale coagulazione sanguigna. Quando il terribile microrganismo inizia a mutare, gli scienziati dovranno combattere una battaglia disperata per impedirne l'uscita e la diffusione al di fuori dell'area protetta. Avvincente ed inquietante film di fantascienza colta, intelligente e psicologica, diretto da Robert Wise con stile asciutto, ritmo teso ed un equilibrato uso di effetti visivi e sonori poco invasivi ma assai efficaci nella costruzione di una tensione strisciante e di un senso di minaccia invisibile ma incombente. Tratto dal romanzo omonimo di Michael Crichton, è un piccolo grande classico della fantascienza anni '70, che si fa apprezzare anche per l'estrema attenzione al dettaglio nella ricostruzione degli ambienti, nel realismo delle situazioni e nelle verosimiglianze scientifiche. La scelta di un cast di antidivi e lo stile documentaristico, che conferisce una sospensione ipnotica glaciale nelle scene clou, sono ulteriori punti di forza e denotano la grande versatilità di un regista come Robert Wise, capace di essere a suo agio in una molteplicità di generi diversi. Chapeau!
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