Africa
orientale, durante la prima guerra mondiale: un rude avventuriero alcolizzato, Charlie
Allnut, e una tenace missionaria inglese un po’ bigotta, Rose Sayer, viaggiano
insieme, non senza scontri e contrasti, su un vecchio battello in disarmo,
discendendo il corso di un fiume per sfuggire ai tedeschi. A mano a mano che la
loro avventura prosegue, i due caratteri bellicosi e apparentemente
inconciliabili, partoriscono un piano folle e coraggioso: affondare una
cannoniera tedesca di stanza in un lago utilizzando dell’esplosivo. Brillante
miscela di avventura e commedia romantica, con un pizzico di ironia critica nei
confronti delle pellicole avventurose hollywoodiane. Divertente, grintoso e
appassionante, tratto dal romanzo omonimo di Cecil S. Forester, è un grande
spettacolo visivo in Technicolor che esalta la bellezza aspra e selvaggia degli
scenari d’Africa ed il memorabile duetto recitativo di due leggende di
Hollywood, sulle cui spalle il regista appoggia il peso del film: Humphrey
Bogart e Katharine Hepburn. Lo scontro perenne tra due personalità
forti e antitetiche, lui grezzo e irsuto, lei petulante e bacchettona, diventa
l’emblema dell’eterno dualismo maschio-femmina, a cui l’ambientazione esotica
agli antipodi conferisce un senso straniante e tragicomico. Ovviamente la
nascita dell’amore ed il lieto fine saranno inevitabili in questa briosa
commedia per famiglie dal grande respiro avventuroso, in cui il perenne battibecco
tra i due divi, stracolmi di carisma e di appeal,
è l’assoluto punto di forza. Trattasi di intrattenimento leggero di grande
qualità, con qualche brivido e colpo di scena, tanto per mischiare un po’ le
carte. Fu un enorme successo di pubblico e critica, riscosse vasti consensi
internazionali e la travagliata lavorazione del film ispirò il libro “Cacciatore bianco, cuore nero” di Peter
Viertel (che collaborò alla sceneggiatura insieme a John Huston e James Agee),
da cui poi Clint Eastwood trasse il film omonimo nel 1990. La regina d'Africa ebbe quattro candidature agli Oscar ma vinse
soltanto il premio per il miglior attore protagonista a Humphrey Bogart (al suo
primo e unico Oscar vinto), assolutamente straordinario come, del resto, anche la
sua collega Katharine Hepburn. Alcuni critici hanno definito il film come una pièce teatrale in movimento che mette in
scena due interpreti formidabili e il palcoscenico è la barca su cui si svolge
l’azione principale. Una definizione pittoresca ma non troppo lontana dalla
realtà.
Voto:
Nessun commento:
Posta un commento