Joe
e Steffi sono divorziati e hanno una figlia, Djuna detta “Dj”, che continua ad
innamorarsi ogni volta di un uomo diverso. Intanto Steffi si è risposata con
Bob, già padre di quattro figli: Scott, ribelle in eterna rivolta contro i
genitori per il loro conformismo borghese, Lane e Laura, invaghite dello stesso
ragazzo, e Skylar, che deve sposare Holden ma ha perso la testa per un gangster
di malaffare appena uscito da galera. Intanto Joe conosce la bella Von, in
crisi matrimoniale, e fa di tutto per conquistarla. Esuberante commedia
musicale di Woody Allen, che per la prima volta nella sua lunga carriera
ricorre esplicitamente al “musical”
attraverso una lunga serie di canzoni (tutti swing degli anni ’30 e ’40
riarrangiati per l’occasione da Dick Hyman) e balletti splendidamente
coreografati, in giro tra l’America e l’Europa. E’, al tempo stesso, un
vibrante omaggio al cinema e alla musica della Hollywood degli anni d’oro,
un’elegia romantica sull’Amore declinata in toni melodici ed una sentita dichiarazione
amorosa dell’autore alle sue tre città preferite (New York, Parigi, Venezia)
nelle quali il film è ambientato. Visivamente ricchissimo, lieve nel tocco e
divertente nel tono, non disdegna una tenera malinconia (tipica del regista) e
qualche graffio politico con la “conversione” repubblicana di Scott.
Straordinario il grande cast stellare con Natasha Lyonne, Woody Allen, Julia
Roberts, Alan Alda, Edward Norton, Drew Barrymore, Goldie Hawn, Natalie
Portman, Billy Crudup e Tim Roth. Tutti al servizio del grande “player” Allen, che stavolta rivolge il
suo genio umoristico al moderno tema delle famiglie allargate, conseguenza
quasi diretta di una delle sue “ossessioni” tematiche: le coppie che scoppiano
a causa dell’atavica vacuità dei rapporti sentimentali, inevitabilmente
destinati a durare poco più di un battito di ciglia.
Voto:
Nessun commento:
Posta un commento