giovedì 11 maggio 2017

Una commedia sexy in una notte di mezza estate (A Midsummer Night’s Sex Comedy, 1982) di Woody Allen

Ai primi del ‘900 due coppie si riuniscono per trascorrere insieme un weekend estivo nella residenza di campagna di uno stravagante inventore, Andrew, in crisi coniugale con sua moglie Adrian. Fra i sei inizia un ammiccante gioco di corteggiamenti, scambi di partner, incontri fugaci, occasioni mancate, equivoci pepati e amori al chiaro di luna. Un gioco che, alla fine, culminerà nel dramma. Commedia bucolica modulata sulle note di un erotismo pagano e di una raffinata estetica pastorale che a volte vira nell’elegia onirica, come nel finale straniante che mescola tragedia e fiaba. Il modello è, ovviamente, William Shakespeare, ma anche Ingmar Bergman con il suo Sorrisi di una notte d’estate del 1955. L’autore mette la sordina alle nevrosi compulsive tipiche dei suoi personaggi per abbracciare una dimensione più ariosa, pacificata e giocosa. Il film viene solitamente relegato tra le opere minori del regista e alla sua uscita non fu particolarmente apprezzato, cadendo presto nell’oblio. Indubbiamente è una pellicola irrisolta ma ha il suo fascino, qualche tocco magico e i suoi momenti folgoranti, tra le pieghe di un gaio romanticismo pastorale. Di buon livello il cast con Woody Allen, Mia Farrow (alla sua prima collaborazione con il regista), José Ferrer, Julie Hagerty, Tony Roberts e Mary Steenburgen. Bella la fotografia di Gordon Willis che alterna i toni caldi delle sequenze diurne all’aperto a quelli argentei delle ammalianti sequenze “lunari”. Per amanti di un Woody Allen “diverso”.

Voto:
voto: 3/5

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