Dal
celebre romanzo “Cime tempestose”
(1847) di Emily Brontë, storia di un amore intenso e tormentato: Heathcliff è
un trovatello che viene raccolto dalla strada dal Sig. Earnshaw, che lo accoglie
in casa sua per farlo crescere insieme ai suoi figli, Cathy e Hindley. Una
volta diventati grandi Heathcliff e Cathy si innamorano follemente, ma sono
costretti a tenere segreta la loro sconveniente relazione, mentre Hindley,
divenuto insolente e dispotico dopo la morte del padre, prova un odio viscerale
nei confronti del fratellastro. Costretta a sposare il rampollo di una ricca
famiglia della zona, Cathy provoca l’ira di Heathcliff che fugge via
maledicendola, per poi tornare, dopo diversi anni, ricco e ben vestito, al
punto da comprare la residenza degli Earnshaw da Hindley, divenuto nel
frattempo un misero alcolizzato. Per far ingelosire Cathy, che intanto ha
sposato il facoltoso Edgar Linton, il nostro corteggia e seduce l’ingenua
sorella di Edgar. Le azioni di Heathcliff
innescheranno una sequenza imprevista di eventi tragici. Ma i grandi amori
infelici, a volte, sopravvivono anche dopo la morte dei due spasimanti, sotto
forma di leggende o di voci dall’aldilà che urlano nella tempesta. Imponente
dramma sentimentale di Wyler di grande atmosfera e di potente suggestione
ipnotica. Gli sterminati spazi della brughiera nebbiosa, gli ambienti austeri e
decadenti, il rigido immobilismo delle convenzioni sociali e la meschinità
della natura umana finiscono per mortificare, e spezzare, il sentimento forte e
puro dei due amanti, la cui separazione sarà ferocemente brutale nei suoi
infausti esiti. Pur attutendo la forza impetuosa del romanzo della Brontë (che
è stato adattato ben sette volte per il cinema o per la televisione), il film
di Wyler è un vero capolavoro di romanticismo gotico, carico di simboli arcani
e di una velata sensualità che striscia sotto pelle, rendendolo un memorabile
affresco malinconico sul potere dell’amore. Grandi gli interpreti, con Laurence
Olivier sugli scudi accompagnato da un cast in grande spolvero che annovera Merle
Oberon, David Niven, Flora Robson, Donald Crisp e Geraldine Fitzgerald. Vinse
solo l’Oscar alla fotografia su sette nomination complessive.
Voto:
Nessun commento:
Posta un commento