Tracy
Lord, ereditiera di Filadelfia, ricca, viziata e dal carattere turbolento,
mette alla porta il marito Dexter e progetta un nuovo matrimonio con un giovane
arricchito un po’ noioso. Dexter, che non intende rinunciare alla donna, tenta
di sabotare il matrimonio inviando un giornalista scandalistico a tampinare la
moglie per farle capire i suoi reali sentimenti. Dopo non pochi scontri il
giornalista riesce a domare le intemperanze della ragazza grazie ad una
provvidenziale sbronza. Capolavoro di Cukor, tratto dalla pièce teatrale omonima di Philip Barry, è una delle vette assolute
della sophisticated comedy
hollywoodiana di cui rappresenta, al tempo stesso, celebrazione, tripudio e
nostalgico commiato. Stile, eleganza, esuberanza narrativa e recitazione sono
ai massimi livelli, con pochissimi analoghi che possano reggere il confronto nella
storia delle commedie americane del periodo d’oro. E’ un film romanticamente
sognante per sognatori romantici, un raffinatissimo e spiritoso incastro di
seduzioni, tradimenti, inganni ed equivoci che lasciano trasparire, sullo
sfondo, la corrente sottile del conflitto di classe sociale. Formidabile il
cast stellare con tre mattatori assoluti: Katharine Hepburn, James Stewart e Cary
Grant, in cui il secondo ricevette l’Oscar come miglior attore protagonista (il
film vinse anche una seconda statuetta per la brillante sceneggiatura di Donald
Ogden Stewart). La Hepburn,
“musa” del regista e stella di prima grandezza dell’olimpo hollywoodiano, regala
lampi di classe inarrivabile e sinceri brividi di conturbante seduzione:
l’incarnazione stessa della diva cinematografica. Stewart, che non si aspettava
di vincere l’Oscar (che, a rigor di logica, sarebbe dovuto andare a Henry Fonda
per la sua memorabile interpretazione in Furore)
e non pensava nemmeno di presenziare alla serata di gala, fu avvisato
all’ultimo momento e riuscì a ritirare il suo premio in fretta e furia. Grant
donò il suo intero cachet alla causa
bellica, con un gesto di cui all’epoca si parlò molto. Il film ha avuto un
remake musicale, Alta società (High Society), diretto da Charles
Walters nel 1956 e con Grace Kelly (alla sua ultima apparizione come attrice
prima di sposare Ranieri di Monaco) al posto della Hepburn.
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