Amori,
delusioni, disperazioni, squallori e tradimenti in un gruppo di circensi
girovaghi che attraversano la
Svezia con il loro spettacolo itinerante. Albert, sposato con
Agda, ha una relazione con la giovane Anne, che però è inquieta, gelosa e
insoddisfatta dal rapporto saltuario. Per ripicca Anne si concede all’attore
Frans che però la umilia pubblicamente regalandole un falso gioiello. Dopo uno
scontro violento tra Albert e Frans, il primo, affranto, si ritira nella sua roulotte meditando il suicidio, ma le
cose andranno in modo diverso. Primo film nero di Bergman, che fa segnare un
deciso cambio di registro che prelude a toni ben più cupi e drammatici. Ambientato
nel mondo del circo (il titolo originale è “Giornata
di un saltimbanco”), stravolge spesso le intonazioni stilistiche facendole
tendere al grottesco, con sottolineature espressionistiche che, nel cupo
finale, trovano sbocco naturale nella rassegnata accettazione della propria
miseria esistenziale. Il contesto, straniante, è un microcosmo di umanità
gretta e infima, che pavidamente ignora la propria miseria morale, fingendo di
disconoscere i suoi abissi interiori per inseguire un superficiale benessere
quotidiano, basato sul compromesso, sull’inganno e sull’appagamento dei propri appetiti
materiali. E’ un film di rigoroso impegno e di lucida concezione etica, con una
struttura formale solida e coerente sottomessa ad una feroce aggressività
stilistica, il cui amaro pessimismo di fondo (a cui non sembra esserci via
d’uscita) conferisce uno struggente senso d’angoscia di dolente simbolismo
tragico. Diverse le sequenze memorabili: Anne davanti allo specchio
nell’epilogo, il finale nella stalla, l’incontro con l’amante ritrovata. Harriet
Andersson, alla sua seconda collaborazione con Bergman, ci regala un’altra
perla di magistrale intensità drammatica. L’implacabile introspezione bergmaniana della psiche dei suoi
personaggi (da alcuni definita “sadica” per la sua forza impietosa), inizia ad
assumere la sua forma concreta proprio in questo film, purtroppo non molto
conosciuto nel nostro paese.
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