Secondo
un vecchio proverbio irlandese: “la verginità di una fanciulla è un orzaiolo
nell’occhio del diavolo”. Così quando a Satana spunta un fastidioso orzaiolo
nell’occhio, dovuto alla riluttanza della bella e illibata Britt Marie, che
resiste imperterrita a qualunque tentativo di seduzione maschile, questi decide
di mandare sulla terra Don Giovanni in persona, sottraendolo alle pene
dell’inferno, per tentare di far breccia nel cuore della tenace ragazza. Ma l’impresa
si rivelerà tutt’altro che facile, anche perché la forza imprevedibile e bizzosa
dell’amore è sempre in agguato. Commedia buffa sotto forma di scanzonato divertissement d’autore, definita dal
regista stesso nei titoli di testa un “rondò
capriccioso”, cioè una farsa di amabile cinismo, una parentesi di rilassato
divertimento tra opere di ben più alto impegno, che comunque nasconde, tra le
pieghe burlesche, riflessioni velenose di alto spessore sul tema dell’impossibilità
di amare, autentica ossessione bergmaniana. Il film ricama spiritosi elzeviri
sulla fedeltà coniugale, sulle tentazioni libertine e sulla mutevolezza dei
sentimenti, ma viene generalmente relegata tra le opere minori dell’autore, perché
troppo disimpegnata, non più che graziosa e, solo a tratti, realmente pungente.
Probabilmente il motivo principale della sua minore incisività è dovuto alla genesi
su commissione: Bergman fu infatti spinto (e convinto) a realizzarla dal
produttore Allan Ekelund, partendo dal testo di un vecchio adattamente teatrale
dal titolo “Il ritorno di Don Giovanni”,
e accettò, senza particolari entusiasmi, in cambio dei finanziamenti per La fontana della vergine, opera da lui
particolarmente sentita. Il film vede l’ennesima notevole interpretazione di Bibi
Andersson e fa segnare la rottura professionale tra Bergman e il direttore
della fotografia Gunnar Fischer. A partire dal successivo Come in uno specchio il regista si rivolgerà definitivamente al
grande Sven Nykvist, avviando così una delle più celebri, proficue e durature
collaborazioni artistiche della Storia del Cinema.
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