Le
storie di cinque personaggi nella Madrid del 1990. Victor, partorito vent’anni
prima su un autobus da una giovane prostituta, è invaghito della bella Helena,
tossica ricca e viziata, con cui ha avuto il suo primo rapporto sessuale
randagio. Il giovane si reca a casa sua e nasce una colluttazione che finisce
nel sangue dopo l’intervento di due poliziotti, David e Sancho. Nello scontro
fisico tra Victor e Sancho parte un colpo dalla pistola dello sbirro che
colpisce alla colonna vertebrale il collega David, che rimane paralizzato a
vita. Victor si fa sei anni di carcere e, quando esce, allaccia una relazione
con la moglie di Sancho, Clara, dopo aver scoperto che Helena è diventata la
moglie di David, costretto su una sedia a rotelle. Il ritorno di Victor
riaccende gli animi e ravviva antiche tensioni, che porteranno nuovamente a
tragiche conseguenze. Melodramma grottesco dal ritmo indiavolato e dal gusto
acre, con ammiccamenti al noir,
incursioni nella commedia e pervaso da uno strisciante umorismo nero che
omaggia apertamente il Maestro Buñuel, padre artistico obbligato di tutti i
registi spagnoli. E’ un film vitale, colorato, energico e trepidante, carico di
un erotismo gioiosamente esibito e di un’impudenza trasgressiva che si risolve
in una serie di mirabolanti trovate narrative, non nuove all’autore. Il suo
colore è il rosso e il suo cuore pulsante è un ensemble di umanità tenera e variopinta, cinica e fragile, violenta
e famelica, al servizio della maestria registica di Almodóvar. Scritto
benissimo (da Almodóvar, Guerricaechevarría e Loriga che si sono liberamente
ispirati al romanzo “Live Flesh” di
Ruth Rendell), diretto con vivace energia e recitato in modo eccellente da un
grande cast (Liberto Rabal, Javier Bardem, Francesca Neri, Ángela Molina, José
Sancho e con un cameo iniziale di Penélope Cruz), si avvale anche di un
sottotesto politico (assolutamente insolito per il regista) e trova nella
capitale spagnola un magnifico sesto protagonista. Per alcuni è il miglior film
di Almodóvar, di sicuro è uno dei suoi più intensi, vibranti e scatenati.
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