A
Parigi, nel 1943, durante l’occupazione nazista, un generale tedesco, grande
appassionato di calcio, organizza una partita tra la nazionale teutonica ed una
rappresentativa di prigionieri alleati, principalmente composta da inglesi,
canadesi e americani. Lo scopo dell’ufficiale è ovviamente propagandistico, per
dimostrare pubblicamente la superiorità ariana rispetto a tutti gli altri
popoli. Gli alleati raccolgono prontamente la sfida e si allenano alacremente
sotto la guida del Cap. John Colby, ex calciatore di talento che ha persino
militato nella nazionale inglese. La resistenza francese approfitta dell’evento
per preparare un complesso piano che consentirà la fuga di tutti i prigionieri
alleati partecipanti all’incontro, attraverso un tunnel scavato sotto lo
spogliatoio degli ospiti che verrà aperto alla fine del primo tempo, durante
l’intervallo. Nel fatidico giorno della partita gli alleati lottano in campo
come leoni, ma la migliore preparazione tecnico tattica dei germanici sembra
avere la meglio. Il primo tempo si chiude 4-1 per i tedeschi, con gli alleati
che però hanno un incoraggiante accenno di reazione nel finale. Durante
l’intervallo, di fronte al tunnel ormai aperto che conduce alla libertà, alcuni
tra i calciatori alleati vengono colti da un atroce dubbio: scappare e darla
vinta ai tedeschi o tornare in campo per dimostrare fino in fondo il loro
valore ? Appassionante e divertente film sportivo di John Huston, liberamente
ispirato ad un reale evento analogo accaduto a Kiev nel 1942 tra una
rappresentativa di soldati tedeschi ed una di calciatori della Dynamo, fu un
grande successo di pubblico anche grazie alla presenza nel cast di attori
famosi (Sylvester Stallone, Michael Caine, Max von Sydow) ed ex grandi divi del
calcio (Pelé, Bobby Moore, Osvaldo Ardiles). E’ un abile concentrato un po’
ruffiano di retorica sportiva, sentimenti edificanti, stereotipi bellici, eroismo
dozzinale e tutta la suspense accattivante tipica delle pellicole sulle evasioni.
E’ un’evidente “vacanza” del grande regista americano nel cinema commerciale di
largo richiamo, con qualche evidente problema di miscasting per sfruttare l’onda lunga del successo di Rocky (Stallone nel ruolo del portiere
fa tenerezza ma non si può proprio tollerare!). Però il film è effettivamente
divertente, garantisce un gradevole intrattenimento e trova il suo massimo
tripudio nelle splendide sequenze della partita, che entusiasma davvero grazie
alle giocate degli assi del pallone. Memorabile la scena, al rallenty, della rovesciata finale di Pelé,
che leggenda vuole fu girata una volta sola (buona la prima!). Enfatiche e
trionfali, come al solito, le musiche di Bill Conti per una pellicola in cui le
emozioni vere non arrivano dal cinema ma dal calcio.
La frase: "Hatch, se scappiamo ora, perdiamo più che una partita."
La frase: "Hatch, se scappiamo ora, perdiamo più che una partita."
Voto:
Nessun commento:
Posta un commento