martedì 29 agosto 2017

Alfredo, Alfredo (Alfredo, Alfredo, 1972) di Pietro Germi

Alfredo Sbisà, timido bancario di provincia, si innamora, si fidanza e convola a nozze con la bella Mariarosa. Ma dopo il matrimonio la ragazza amplifica i suoi difetti, rivelandosi ossessivamente possessiva e sessualmente vorace, portando il nostro allo sfinimento psicofisico. Quando Mariarosa rimane incinta inizia la psicosi da iperprotezione del nascituro e Alfredo viene mandato a dormire in cantina, riottenendo un po' della sua perduta indipendenza. L'incontro con lo spirito libero Carolina, di cui diventa rapidamente l'amante, restituisce ad Alfredo la gioia di vivere, fino a quando la gravidanza della moglie non si rivela il frutto di una fissazione isterica. Per paura di ripiombare di nuovo nel precedente strapazzo sessuale e di perdere i contatti con Carolina, l'uomo diventa ardente attivista della causa divorzista alla vigilia del relativo referendum per confermare la legge che consente lo scioglimento dei matrimoni. Grazie alla vittoria dei favorevoli al divorzio, Alfredo coglie la palla al balzo per rompere il legame con l'assillante Mariarosa. Ma, una volta tornato scapolo, la liberale Carolina si fa sotto con discorsi matrimoniali. L'ultimo film del grande Pietro Germi è un'esilarante commedia acida sui temi del matrimonio, del divorzio e dell'amore libero, particolarmente di moda negli anni '70 grazie ai rapidi mutamenti di costume favoriti dai venti di ribellione sessantottini. Brioso, agile e spigliato, il film è però anche una parabola amara sui rapporti di coppia e sull'ipocrisia che regola la presunzione di eterna fedeltà, in cui il naturale pessimismo dell'autore sul genere umano assume la forma di una astiosa misoginia. Molto ispirato il trio di interpreti principali, con la presenza eccellente del divo americano Dustin Hoffman (convinto dal ben noto carisma di Germi a partecipare alla produzione) a cui si affiancano le brillanti Stefania Sandrelli e Carla Gravina. Immancabile la presenza del fidato Saro Urzì, attore feticcio del regista, nei panni del padre di Mariarosa. Interamente girato ad Ascoli Piceno e raccontato in flashback mentre Alfredo è in tribunale in attesa del divorzio da Mariarosa, il film ebbe un buon successo di pubblico e si aggiudicò il David di Donatello come miglior pellicola italiana dell'anno.

La frase:
- "Dove sei ? Cosa fai ?"
- "Sono qui, sul cesso, a fare la cacca!"

Voto:
voto: 3,5/5

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