giovedì 24 agosto 2017

Sotto il vestito niente (Sotto il vestito niente, 1985) di Carlo Vanzina

Il giovane Bob, "ranger" nel parco nazionale di Yellowstone nel Wyoming, ha una sorella gemella, Jessica, che lavora come modella a Milano e compare spesso sulle copertine delle più importanti riviste di alta moda. A causa di un legame telepatico che li collega, Bob avverte dall'America, attraverso una visione, che Jessica è minacciata da un assassino armato di forbici nella sua stanza d'albergo.  Quando il nostro giunge di gran carriera a Milano, sua sorella è scomparsa misteriosamente senza lasciare traccia e il ragazzo si rivolge all'esperto commissario di polizia Danesi, che però non prende particolarmente sul serio la sua incredibile storia. Bob inizia a indagare per conto suo e fa la conoscenza di alcune colleghe di Jessica, tra cui la splendida Barbara, che si dimostra disponibile ad aiutarlo e con cui nasce un feeling immediato che sa di infatuazione reciproca. Quando un'altra modella viene uccisa a forbiciate, la polizia apre un'indagine ufficiale e ben presto emerge una sporca storia di droga, festini a luci rosse e segreti inconfessabili che vede coinvolti ricchi playboy dell'alta società milanese e indossatrici disposte a tutto per fare carriera. Ma intanto il mistero si infittisce con nuovi efferati delitti e una lettera in cui Jessica chiede al fratello di non insistere nella sua ricerca. Thriller patinato, pruriginoso e citazionista, liberamente ispirato all'omonimo romanzo scandalo di Marco Parma e diretto da Vanzina con furbizia e mestiere. Tra voyeurismo e violenza, l'autore mette in scena un efficace e caustico ritratto della "Milano da bere" degli anni '80, in cui la critica sui vizi e le depravazioni di un mondo di bellezza e lustrini fondato sul niente si sposa non sempre felicemente ad una storia gialla poco credibile e alla costante ricerca di un effettismo torbido di grana grossa, i cui ingredienti sono sangue e sesso. Tra Dario Argento, Brian De Palma (i riferimenti a Omicidio a luci rosse sono evidentissimi a cominciare dal medesimo autore delle musiche Pino Donaggio, che qui ricicla anche parti della soundtrack scritta per De Palma) e reali fatti di cronaca nera (la vicenda della modella statunitense Terry Broome), Vanzina mette insieme un cocktail dai sapori forti ma non bene amalgamati, garantendo comunque un look interessante grazie alla sensuale avvenenza delle mannequin e ad un cast internazionale che annovera Donald Pleasence, Tom Schanley, Nicole Perrin e la modella danese Renée Simonsen, che divenne rapidamente (anche grazie a questo film) un'icona sexy degli anni '80, salvo poi eclissarsi dalle scene a soli 24 anni per scelte personali. Snobbato dalla critica, il film ebbe un notevole successo di pubblico tanto da meritarsi ben due sequel: uno "apocrifo", Sotto il vestito niente II (1988) di Dario Piana, e uno ufficiale, Sotto il vestito niente - L'ultima sfilata (2011) di Carlo Vanzina. Al di là di tutto il titolo (preso pari pari dal libro ispiratore) è splendido ed è entrato quasi naturalmente nel dizionario popolare italiano.

La frase: "Che cos'è una modella? Un corpo, un volto, un po' di trucco, un bel vestito... e sotto il vestito? Sotto il vestito... niente."

Voto:
voto: 2,5/5

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