L'adolescente David, mago dei computer e piccolo genio informatico, durante i suoi giochi di hacking mediante i quali si diverte a violare siti istituzionali protetti, si collega con il sistema Joshua che controlla la Difesa missilistica
degli Stati Uniti. Convinto che il suo "interlocutore" elettronico sia un software da videogame, David accetta di buon grado di giocare alla guerra nucleare. Quando si rende conto che sta provocando la terza guerra mondiale cerca di bloccare il processo ma viene arrestato dall'FBI che si è messa subito sulle sue tracce. Intanto Joshua non è disposto a fermare il "gioco" e si predispone al vero lancio di testate atomiche. Dietro la semplicità inverosimile di un teen movie fantascientifico ad alta tensione, il regista John Badham cela le sue ben più alte ambizioni di apologo catastrofico sui lati oscuri del progresso tecnologico, sulla paura dell'olocausto nucleare che caratterizzò gli anni della guerra fredda e sulla insostituibilità della mente umana rispetto ai freddi calcoli delle macchine. Intelligente e accattivante per tutta la prima parte, finisce per perdere il bandolo della matassa nella seconda, incappando in diverse leggerezze di sceneggiatura, ma si fa latore di un vigoroso e sacrosanto messaggio pacifista. Convincente interpretazione del ventenne Matthew Broderick, buon successo di pubblico internazionale e tre candidature tecniche agli Oscar 1984 (sceneggiatura, fotografia e sonoro). Divenne immediatamente un cult giovanile ed ebbe un amorfo sequel nel 2008, arrivato fuori tempo massimo.
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