sabato 12 agosto 2017

Cocoon - L'energia dell'universo (Cocoon, 1985) di Ron Howard

Tre ospiti di una casa di riposo per anziani della Florida, improvvisamente riacquistano il vigore fisico, la brillantezza mentale e le energie giovanili da lungo tempo smarrite. Il motivo del "miracolo" è dovuto a degli strani bozzoli detti "cocoon", simili a degli enormi gusci di lumaca, che degli alieni hanno momentaneamente deposto sul fondo della piscina dove gli anziani sono soliti andare a bagnarsi. L'energia vitale dei gusci (che contengono i corpi ibernati di altri alieni risalenti a mille anni prima, al tempo della scomparsa della mitica Atlantide) si è trasmessa attraverso l'acqua restituendo così la possanza a Ben, Arthur e Joe. Quando la voce si sparge un gran numero di anziani accorre a immergersi nella piscina ma di colpo il fenomeno sembra non avere più effetto. Dal romanzo di David Saperstein il regista Ron Howard ha tratto una commedia fantasy sotto forma di favola sentimentale che oscilla tra retorica e stravaganza, con qualche caduta nel volgare (amplificata dal discutibile doppiaggio italiano). Il tono lieve e stralunato è molto godibile nella prima parte, anche grazie all'ottima interpretazione degli attori, bravi caratteristi in età avanzata tra cui svetta Don Ameche, premiato con l'Oscar come migliore non protagonista. Del resto del cast segnaliamo Wilford Brimley, Hume Cronyn, Brian Dennehy, Steve Guttenberg e Tahnee Welch (figlia della più famosa Raquel). La seconda parte del film naufraga nella baracconata buonista di stampo hollywoodiano e di suggestione spielberghiana, carica di effetti speciali (premiati con l'Oscar) e di emozioni edificanti a buon mercato. Il notevole successo di pubblico diede vita anche ad un sequel: Cocoon - Il ritorno (Cocoon: The Return, 1987) di Daniel Petrie, ancora più banale del predecessore.

Voto:
voto: 2,5/5

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