mercoledì 9 agosto 2017

Stregata dalla luna (Moonstruck, 1987) di Norman Jewison

Loretta Castorini, piacente e spigliata vedova italoamericana figlia di immigrati siciliani che vive a New York, accetta la proposta di matrimonio del fidanzato Johnny Cammareri che però, prima di sposarsi, deve partire per Palermo per trascorrere del tempo insieme alla madre morente. Durante l'assenza di Johnny, Loretta si reca, su sua esplicita richiesta, a conoscere il fratello minore Ronny che fa il fornaio a Brooklyn e con cui i rapporti non sono esattamente idilliaci. Tra l'uomo e la donna scatta una irrefrenabile passione che li fa finire a letto insieme, con la complicità della rappresentazione della "Boheme" al Metropolitan e di una notte di luna piena. Vivace commedia sentimentale dal tono brillante e dal ritmo agile, sotto forma di delicata satira di costume che prende simpaticamente in giro le usanze della colorita comunità italoamericana. I frequenti passaggi dalla parodia etnica alla favola romantica sdolcinata non sono sempre coerenti e ispirati, tradendo l'evidente ruffianeria alla base dell'opera intesa a sedurre il pubblico mainstream. Anche il ritratto fornito degli italiani d'America, per quanto esilarante, è spesso all'insegna degli stereotipi più convenzionali, riducendo il tutto ad un intrattenimento ridanciano di grana grossa. Il film fu uno dei maggiori successi commerciali dell'anno 1987 e vinse tre Premi Oscar: Cher migliore attrice protagonista, Olympia Dukakis migliore attrice non protagonista e la statuetta a John Patrick Shanley per la sceneggiatura. Completano il cast Nicolas Cage, Vincent Gardenia e Danny Aiello. La performance di Cher, indubbiamente efficace ed estroversa, sembra calcolata al millimetro per guadagnare un facile consenso e l'Academy le ha dato ragione. E' un film godibile ma ampiamente sopravvalutato.

Voto:
voto: 3/5

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