giovedì 17 agosto 2017

Formula per un delitto (Murder by Numbers, 2002) di Barbet Schroeder

Due studenti liceali, Richard e Justice, ricchi, viziati, annoiati e intelligenti decidono di commettere un delitto perfetto per provare il fascino del male e rompere così la monotonia della loro vita. Uccidono a caso una giovane donna e fanno passare il crimine come un atto episodico di violenza gratuita. Ma non hanno fatto i conti con la detective Cassie, detta la iena, grintosa, intuitiva e dall'animo tormentato. La tenace poliziotta sente fin da subito che qualcosa non quadra e inizia a scavare a fondo in cerca della verità. Thriller ansiogeno di Barbet Schroeder, inquietante e teso, ispirato ad un reale fatto di cronaca e diretto con sapiente lucidità e sobrietà espressiva. Passato del tutto inosservato nel nostro paese, è un film sopra la media del suo genere di appartenenza per l'ottima impaginazione formale, per il ritmo avvolgente, per la caratterizzazione psicologica dei personaggi principali e per le convincenti interpretazioni di un cast eccellente che annovera Sandra Bullock (anche coproduttrice), Ben Chaplin, Ryan Gosling, Chris Penn e Michael Pitt. Notevole la raffigurazione amorale dei due assassini "per gioco", frutti marci di una società degradata, priva di valori, carente di ideali, ottenebrata dal materialismo e dalla ricerca compulsiva del piacere edonistico. Nella seconda parte il film perde forza e inciampa a tratti negli stereotipi del genere, salvo poi risollevarsi nella spettacolare resa dei conti finale, sconsigliabile a coloro che soffrono di vertigini.

Voto:
voto: 3,5/5

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