venerdì 4 agosto 2017

Notting Hill (Notting Hill, 1999) di Roger Michell

William Thacker è un giovane londinese divorziato che abita nel quartiere di Notting Hill, dove divide casa con uno sfaccendato pasticcione, e gestisce una libreria di opuscoli da viaggio sulla celebre Portobello Road. Un giorno la più famosa diva americana del momento, l'attrice Anna Scott, entra nel suo negozio e i due fanno conoscenza. A causa di una spremuta d'arancia rovesciata sul vestito di lei, William riesce a invitarla a casa sua e in breve scatta la scintilla dell'amore. Ma le enormi differenze tra di loro rendono la relazione piena di ostacoli, con incontri fugaci e segreti a causa della celebrità di Anna. Quando in città arriva il fidanzato della star, la magia dell'amore bello e impossibile sembra svanire di colpo e William torna alla sua grigia normalità. Ma è davvero possibile dimenticare una diva così bella ? Commedia sentimentale scritta da Richard Curtis, che prova a bissare il grande successo di Quattro matrimoni e un funerale, basato sul felice connubio tra charme hollywoodiano e humour britannico. Ma se il risultato al botteghino fu addirittura superiore, non si può dire altrettanto del film che risulta ben più banale e assai meno perfido. Ad una prima parte fresca, piacevole, smaliziata, con tocchi eccentrici alternati ad altri gustosamente cinici, fa seguito una seconda di sconcertante prevedibilità, scioccamente patinata e pervasa da un sentimentalismo edificante al servizio del lieto fine favolistico che s'inchina ai dogmi di Hollywood. Un vero peccato perchè il film parte decisamente bene, agile e sbarazzino e con dei personaggi di contorno (come l'irresistibile Spike di Rhys Ifans) che superano di gran lunga i tanto decantati protagonisti Hugh Grant e Julia Roberts.

Voto:
voto: 2,5/5

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