martedì 15 agosto 2017

La doppia vita di Veronica (La Double Vie de Véronique, 1991) di Krzysztof Kieslowski

Due ragazze uguali come due gocce d'acqua e dallo stesso nome, due vite diverse che sembrano legate dallo stesso fosco destino. Veronika ha vent'anni, vive a Cracovia, adora il canto ed ha un grave vizio cardiaco che le provoca lancinanti dolori al petto quando raggiunge le note alte con la sua bella voce. Durante un concerto in teatro la ragazza stramazza sul palco e muore per improvviso arresto del cuore. Véronique è francese, ha vent'anni, la passione per il canto e una seria malformazione cardiaca che ne mette a rischio la vita. Indecisa tra la carriera di cantante e l'amore per un sensibile artista di marionette, Véronique non può sapere quanto le sue decisioni possono influenzarne l'imminente destino. Sospeso tra divinazione onirica e introspezione psicologica, surrealismo raffinato e fascinazione eterea, questo ipnotico dramma esistenziale di Kieslowski è una possente riflessione allegorica su importanti temi filosofici come il doppio, la casualità del fato, l'incomunicabilità e la morte, arbitro supremo della vita umana. Ossessivo fino all'ermetismo autoreferenziale nel suo gioco di simbolismi arcani, premonizioni oscure e legami indecifrabili, questo film ambiguo, suggestivo ed enigmatico sembra voler parlare direttamente all'inconscio con le sue connessioni medianiche tra gemelle inconsapevoli, separate senza esserne a conoscenza dallo sradicamento della solitudine di fronte al mistero del proprio futuro. E' un'opera sottile e straniante da gustare pienamente a livello di percezioni istintive, evitando l'assillo della spiegazione razionale di ogni suo singolo dettaglio. La sua più "illuminante" (e al tempo stesso imperscrutabile) chiave di lettura risiede nella criptica frase del burattinaio sulle due marionette di cui non può fare a meno nel suo lavoro: una che si trasforma in farfalla luminosa e vola in una dimensione ascetica ed un'altra che è costretta a continuare a recitare sul palcoscenico della vita. Ottima interpretazione della bella e brava Irène Jacob, nel doppio ruolo di Veronica & Veronica, premiata come migliore attrice al Festival di Cannes. Il film è denso di omaggi alla grande cultura europea e di riferimenti ad altre opere del regista, che i cinefili potranno divertirsi a cogliere.

Voto:
voto: 4/5

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