lunedì 28 agosto 2017

Che ora è? (Che ora è?, 1989) di Ettore Scola

Marcello, avvocato sessantenne ricco, giovanile ed affermato, si reca a Civitavecchia, dove suo figlio Michele, fresco laureato in lettere, timido e umile, sta terminando il servizio militare. L'uomo intende trascorrere una giornata con lui per recuperare il tempo perduto, conoscerlo meglio e cercare di trovare quel dialogo che, per colpa delle sue assenze, non hanno mai avuto. Quando Marcello cerca di ingraziarsi il figlio promettendogli due regali di grande valore materiale (una macchina di lusso e un appartamento signorile a Roma), questi ha una reazione imbarazzata e scostante, preferendo un dono più modesto ma significativo dal punto di vista sentimentale: l'orologio d'argento di suo nonno ferroviere che gli ispira felici ricordi d'infanzia. Nonostante le buone intenzioni del padre, la sua invadenza e la sua scarsa sensibilità finiscono per irrigidire ulteriormente il rapporto, specialmente quando l'uomo cerca di infangare la reputazione della madre di Michele, a cui lui è particolarmente legato, sperando di portarlo dalla sua parte. Intanto le ore passano in fretta e si avvicina il momento del congedo, con Marcello che ha da prendere un treno per Roma. Dramma silente, opaco e umorale sulla difficoltà della relazione padre-figlio e, più in generale, sulla complessa comunicazione intergenerazionale. Il film procede placidamente tra alti e bassi, affidandosi più alla bravura degli interpreti (Marcello Mastroianni e Massimo Troisi, entrambi premiati ex aequo al Festival di Venezia con la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile) che ad un reale intreccio narrativo. Diversi dialoghi brillanti alternati a momenti di stanca, ma il duetto tra i due protagonisti (e quindi tra due diverse generazioni di attori e due modi totalmente antitetici di recitare) è proficuo e ricco di spunti di interesse. C'è chi ha trovato Troisi troppo legato all'essenza partenopea per un ruolo del genere, ma la sua bravura e la spontaneità della sua mimica sono fuori discussione e vanno al di là dell'idioma. Nel cast figurano anche Anne Parillaud e Lou Castel. La Civitavecchia livida e autunnale è un protagonista aggiunto, arbitro impassibile e indifferente rispetto allo scorrere del tempo.

Voto:
voto: 3/5

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