Marty è uno sceneggiatore alcolizzato in un momento di forte stress, perchè è riuscito a piazzare un copione ma ha saputo pensare soltanto al titolo, "7 psicopatici", ed ha poco tempo per inventarsi una trama degna di questo nome. Il suo strampalato amico del cuore, Billy, è un attore fallito che si guadagna da vivere rapendo cani e poi facendoli restituire ai padroni dal suo socio Hans, che finge di averli ritrovati per incassare il premio promesso. Quando Billy si mette nei guai seri per aver rapito il piccolo Shih-Tzu di un gangster fuori di testa, Charlie
Costello, che promette di uccidere tutti quelli che sono coinvolti nel fattaccio, Marty decide di seguire il suo consiglio: ispirarsi a vicende di cronaca reali per scrivere la sua sceneggiatura. Così lo scrittore ha risolto i suoi problemi di ispirazione, trovando il materiale su cui lavorare, ma deve prima riuscire a salvarsi la vita da Costello e i suoi sgherri. Divertente commedia nera di ambientazione crime, costruita su personaggi eccentrici, situazioni sopra le righe, dialoghi bizzarri e momenti che oscillano costantemente tra il demenziale e il farsesco, con tanta violenza esplicita mitigata da una ironia grottesca di matrice pulp. Tirare in ballo Tarantino sarebbe troppo facile, in realtà il regista (che ha anche scritto la sceneggiatura) ha parlato di un omaggio "squinternato" a Terrence Malick e Sam Peckinpah, con un pizzico di esagerata ambizione. Tutti i personaggi principali sono, a loro modo, dei "folli", chi in maniera più tenera, chi più simpatica, chi più maldestra e chi più efferata. Ma è la somma delle parti, la buona chimica corale, a tenere insieme un film ad altissimo rischio di esagerazione becera o di ridicolo involontario, anche per mezzo delle credibili interpretazioni di un cast che appare in ottima forma, con interpreti del calibro di Colin Farrell, Sam Rockwell, Christopher Walken, Woody Harrelson, Olga Kurylenko, Michael Pitt, Tom Waits, Abbie Cornish e Michael Stuhlbarg. In particolare i più convincenti risultano Rockwell e Walken, il cuore dell'energia umoristica della pellicola, con due personaggi difficili da dimenticare. Il ruolo del sadico Costello era stato inizialmente scritto per Mickey Rourke, che però lasciò il set dopo pochi giorni per litigi e divergenze insanabili con il regista, venendo sostituito all'ultimo momento da Woody Harrelson.
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