mercoledì 3 novembre 2021

La maschera di ferro (The Man in the Iron Mask, 1998) di Randall Wallace

Nella Francia del 1662 il giovane Re Luigi XIV è tanto crudele quanto inesperto, impegnato in una politica estera bellicosa mentre il suo popolo muore di fame ed è vessato dalle tasse. Ma Luigi ha un segreto: un fratello gemello di nome Filippo, identico a lui fisicamente ma più saggio e più dotato di buone qualità. Per salire al trono senza rivali, Luigi lo ha fatto rinchiudere da anni in una cella della Bastiglia, costringendolo ad indossare una maschera di ferro, affinché nessuno potesse guardare il suo volto e scoprire l'inganno. I tre moschettieri (Aramis, Athos e Porthos) si sono ritirati da tempo a vita privata, ma D'Artagnan è ancora operativo ed ha un piano. Per questo li raduna nuovamente con la missione di liberare il prigioniero con la maschera di ferro e dare alla Francia il sovrano che si merita. Questo accattivante e avventuroso "cappa e spada", ispirato al romanzo "Il visconte di Bragelonne" di Alexandre Dumas (già portato sul grande schermo per 4 volte in precedenza), è un agile film hollywoodiano che riesplora un'antica e affascinante leggenda della storia francese. Prodotto, scritto e diretto da Randall Wallace e girato nelle originali location francesi, intrattiene il pubblico grazie al ritmo veloce, alla sontuosa ricostruzione storico ambientale e alla bravura di un cast stellare che annovera interpreti come Leonardo DiCaprio (nel doppio ruolo dei due gemelli), Jeremy Irons (Aramis), John Malkovich (Athos), Gérard Depardieu (Porthos), Gabriel Byrne (D'Artagnan), Anne Parillaud (la Regina Anna) e Peter Sarsgaard (Raoul de la Fère). Superficiale e velleitario sulla falsariga dei film americani che trattano di storia europea, ha l'audacia di una svolta finale originale e inconsueta, che lo distingue da tutti i predecessori. Viene però cancellato il sensuale personaggio di Milady de Winter. E questo è un punto a sfavore.

Voto:
voto: 3/5

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