venerdì 5 novembre 2021

Perfect Day (A Perfect Day, 2015) di Fernando León de Aranoa

Dal romanzo "Dejarse Llover" di Paula Farias. Nel 1995, in Bosnia, Mambrù e B sono due veterani del soccorso umanitario che lavorano per conto di una ONG e che pattugliano le strade, ancora fresche delle devastazioni della guerra, per prestare soccorso ai bisognosi. Ai due si uniscono la bionda francese Sophie, l'interprete Damir e la bella Katja, analista bellica che in passato ha avuto una relazione sentimentale con Mambrù. Il gruppo si trova impegnato nella rimozione di un cadavere da un pozzo, per ridare l'acqua potabile ad una zona agricola abitata; ma quello che sembrava un incarico "normale" si rivela molto più complicato del previsto. Il settimo lungometraggio dello spagnolo Fernando León de Aranoa, autore anche della sceneggiatura, è un solido dramma tragicomico che ci parla della guerra, senza mai mostrarcela esplicitamente ma raccontandone i terribili effetti sociali, psicologici e antropologici attraverso una grottesca immersione nel quotidiano degli operatori di pace e dei problemi che devono affrontare tra rigidità burocratiche, incompetenza dei funzionari, diffidenza della gente, dolore dei sopravvissuti, ostracismo dei militari, odi multietnici, scarsezza di mezzi e ancora mine, resti mortali e profonde ferite nell'animo difficili da rimarginare. Attraverso uno stile pulito che oscilla tra il documentario, la commedia e il dramma, l'autore tratteggia abilmente uno scenario di fondo caotico e vibrante di umanità, e cinque personaggi emblematici al servizio della sua poetica delle cose semplici, che diventano poi lo spunto per un messaggio universale, declinato con lucidità e senza enfasi. La buona riuscita si deve anche all'ottimo cast internazionale, che annovera interpreti di grande spessore come Benicio Del Toro, Tim Robbins, Olga Kurylenko, Mélanie Thierry e Fedja Stukan, tutti perfetti nei rispettivi ruoli. Il titolo è tratto da una canzone omonima di Lou Reed, che è parte integrante delle bella colonna sonora.  Presentato in concorso al Festival di Cannes, questo primo film in lingua inglese del regista madrileno ha riscosso buoni consensi generali di critica ed un apprezzabile interesse da parte del pubblico (anche italiano).

Voto:
voto: 3,5/5

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