Due
bande rivali si affrontano in una accesa lotta spionistica per il possesso di
una ricetta di un’insalata di pollo. Esordio registico di Woody Allen che ha
adattato la pellicola giapponese Kizino
Kizi di Senkichi Taniguchi, ricavandone un’edizione americana con l’aggiunta
di inserti comici all’insegna di una demenziale follia, per farne una sorta di caotica
parodia dei film di James Bond. L’autore riscrisse molti dialoghi, diresse le
scene aggiunte e curò personalmente il doppiaggio inglese, per un risultato
finale molto pasticciato, con momenti grossolani effettivamente imbarazzanti. A
sorpresa il film riscosse un buon successo di pubblico negli Stati Uniti e
spianò la strada alla carriera del grande regista e attore che sarebbe presto
decollata. Rivisto oggi fa quasi tenerezza per la sua goffa comicità insulsa e
per le sue cadute di stile che suscitano il ridicolo involontario. Vale
unicamente come documento storico per l’avvio della filmografia di quello che
poi si rivelerà essere un genio assoluto della commedia intelligente, caustica
e raffinata, grazie ai suoi grandi capolavori degli anni ’70. Lo stesso Allen
ha spesso dichiarato al riguardo, con la consueta ironia dissacrante che lo
contraddistingue: “il mio primo film è
così brutto che viene ancora oggi usato come strumento di tortura in Giappone”.
Con tutta la simpatia che il nostro merita, è davvero difficile dargli torto.
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