lunedì 19 aprile 2021

A ciascuno il suo (1967) di Elio Petri

In un paese siciliano avviene un duplice omicidio in cui perdono la vita il farmacista Manno, noto seduttore invischiato anche in tresche con donne sposate, e il medico Roscio. La polizia liquida presto la cosa come delitto passionale, per vendetta contro Manno, in cui è stato colpito anche il dottor Roscio come scomodo testimone. Ma il professor Laurana, insegnante di liceo comunista, asociale e aguzzo d'ingegno, sospetta che si tratti di un delitto di mafia e inizia a indagare insieme alla vedova del dottore. Ma commette un grave errore di cui dovrà pentirsi. Complesso e appassionante dramma di denuncia sociale del maestro Elio Petri, che ha saputo adattare liberamente, e magistralmente, il celebre romanzo omonimo di Leonardo Sciascia. Costruito come un intricato giallo d'ambiente, esteticamente audace e intrinsecamente raffinato, delinea perfettamente i personaggi e ne coglie i gesti, le abitudini e le motivazioni in relazione alla forte influenza del contesto circostante che, in certe realtà siciliane, è pregnante o, addirittura, opprimente. Si avvale di una grande squadra di attori (Gian Maria Volonté, Irene Papas, Gabriele Ferzetti, Salvo Randone, Luigi Pistilli, Leopoldo Trieste) in cui Volonté è, come al solito, il mattatore assoluto. Fu premiato al Festival di Cannes con il prestigioso Prix du scénario alla sceneggiatura di Elio Petri e Ugo Pirro. Non è soltanto un film di solida eccellenza, ma è anche un film importante e, a suo modo, "storico" per tre motivi: fu l'inizio del fortunato sodalizio Petri-Pirro-Volonté che ha dato tante soddisfazioni al nostro cinema. Fu il primo adattamento di un romanzo di Sciascia per il grande schermo. E' stato uno dei primissimi film italiani a parlare di mafia in maniera seria, tragica, come di una piaga sociale. Alla sua uscita ebbe guai con la censura, che ne ritardarono la distribuzione in sala, a causa della locandina ritenuta "scandalosa". Il regista parlò di presunte volontà occulte di mettergli il bavaglio. Ebbene sì, nel "belpaese" accadeva anche questo. E oggi? la censura è stata, fortunatamente, abolita e Ultimo tango a Parigi si vende nei supermercati. I tempi cambiano.
 
Voto:
voto: 4/5

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