domenica 18 aprile 2021

Django (1966) di Sergio Corbucci

Dopo la Guerra di Secessione il reduce nordista Django si dirige verso il confine messicano per vendicarsi dello spietato maggiore Jackson, che gli ha ucciso la moglie e adesso guida una banda di manigoldi razziatori. Il nostro è vestito come un becchino e si trascina dietro una cassa da morto con dentro una mitragliatrice, destinata ai suoi nemici. Sarà uno scontro all'ultimo sangue. Celeberrimo spaghetti western di Sergio Corbucci, cinico, violento e amorale, percorso da venature horror (per le atmosfere lugubri e l'alto tasso di emoglobina profuso) e da una stravagante ironia nera. Ha ben poco a che vedere con lo stile di Sergio Leone, ma ebbe un grande successo internazionale, soprattutto per gli elementi macabri, la trama avventurosa, l'ambientazione cupa in un antirealistico Messico fangoso e, ovviamente, il carisma iconico del personaggio di Django (che fece di Franco Nero un divo). La sequenza iniziale di Django che cammina trascinandosi dietro la bara è divenuta una delle immagine più celebrate ed esportate dello spaghetti western. Il film divenne presto un cult, anche bene al di là dei suoi effettivi meriti, guadagnandosi un sequel ufficiale nel 1987 (diretto da Ted Archer) ed un'interminabile serie di apocrifi, cloni, imitazioni e omaggi (anche da parte di Quentin Tarantino e Takashi Miike). Per i suoi contenuti sadici, alla sua uscita in Italia venne vietato ai minori di 18 anni. Belle le musiche di Luis Bacalov.
 
Voto:
voto: 3/5

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