mercoledì 28 aprile 2021

I bassifondi di San Francisco (Knock on Any Door, 1949) di Nicholas Ray

Un onesto commerciante, finito in galera per un errore giudiziario, muore di crepacuore perchè non riesce ad accettare la vergogna della situazione. I suoi figli, rimasti senza padre, crescono per strada, in un quartiere difficile, con pochi soldi, scarsa istruzione e la tentazione del crimine davanti ai loro occhi. In particolare il figlio maggiore, Nick, si mette a fare il ladro e, nonostante i tentativi della moglie di redimerlo, viene arrestato per l'omicidio di un poliziotto. L'avvocato Andrew Morton, che ha conosciuto anche il padre e crede nell'innocenza del ragazzo, farà di tutto per salvarlo dalla sedia elettrica. Solido legal thriller di Nicholas Ray, tratto dal romanzo "Knock on Any Door" di  Willard Motley. Prodotto e interpretato da Humphrey Bogart, mattatore assoluto e magnifico protagonista, è un veemente atto di accusa sociale contro l'assenza dello stato, che non fa nulla per aiutare i reietti, isolati e reclusi in quartieri degradati e pericolosi (i "bassifondi"), abbandonandoli al proprio destino infame, per ricordarsi di loro solo per comminare punizioni esemplari per avere infranto la legge. La domanda cruciale del film, contenuta nella toccante arringa difensiva finale pronunciata da Bogart, è se questi disperati hanno mai avuto realmente una scelta, un'alternativa alla delinquenza o se la pubblica indifferenza e l'ambiente "sporco" dove sono cresciuti li abbiano "costretti" ad imboccare quell'oscura strada. E ancora: è sempre necessario giudicare o sarebbe meglio, in certi casi, provare a comprendere? Grazie alla bravura degli attori (Bogart in particolare) il film avvince e convince, evitando in buona parte le evidenti trappole di retorica e qualunquismo. Il regista torna anche ad affrontare il rapporto padre-figlio, uno dei temi portanti del suo cinema. Il finale chiarisce il suo punto di vista in merito alla delicata situazione del lato oscuro della società americana. Nel 1960 ne è stato fatto uno scialbo remake, Che nessuno scriva il mio epitaffio, di Philip Leacock con Shelley Winters.

Voto:
voto: 4/5

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