giovedì 15 aprile 2021

A Venezia... un dicembre rosso shocking (Don't Look Now, 1973) di Nicolas Roeg

Una coppia duramente provata dalla tragica morte per annegamento della piccola figlia, si trasferisce a Venezia. Lui (John Baxter) deve occuparsi del restauro di una chiesa antica. Lei (Laura Baxter) è fortemente depressa, ma trova conforto nell'incontro con una medium cieca che le comunica che sua figlia è molto felice nel luogo dove si trova adesso. E mentre un misterioso omicida seriale inizia a mietere vittime nella città lagunare, la veggente riporta un nuovo messaggio dall'aldilà, predicendo un terribile pericolo imminente per il marito di Laura. Celebre thriller d'atmosfera di Nicolas Roeg, ebbe un grande successo di pubblico negli anni '70, divenne rapidamente un cult e oggi vanta una lunga serie di omaggi, citazioni e imitazioni. Tratto dal racconto "Don't Look Now" di Daphne du Maurier e ambientato in una insolita Venezia tetra, funerea e "da incubo", è un angosciante dramma psicologico sull'elaborazione di un lutto, contaminato da venature horror e suggestioni da mistery. Provocatorio, onirico e ricolmo di stile, finemente ricercato nelle inquadrature, nei giochi di luce e nella composizione di immagini espressioniste, si avvale di un montaggio dinamico e di un gioco di sfasamenti temporali che creano una suspense costante nello spettatore, la continua sensazione che qualcosa di orribile sta per accadere. Memorabile l'epilogo con l'inseguimento tra i canali della "figura in rosso": un finale da brividi che spaventa ancora oggi e che rese famoso il film. All'epoca si discusse molto anche della realistica scena di sesso tra i due protagonisti (Julie Christie e Donald Sutherland), al punto che molti parlarono di un amplesso non simulato. L'assenza di smentite non fece che alimentare il pettegolezzo. Il film ha segnato l'esordio del nostro grande Pino Donaggio come autore di colonne sonore. Stendiamo pure un velo pietoso sulla pittoresca "traduzione" italiana del titolo originale, maldestri abusi di fantasia dei distributori del "belpaese" che negli anni '70 erano tutt'altro che rari.
 
Voto:
voto: 4/5

Nessun commento:

Posta un commento