domenica 25 aprile 2021

Snatch - Lo strappo (Snatch, 2000) di Guy Ritchie

Le vicende di alcuni criminali s'intrecciano a Londra nel sottobosco delle scommesse clandestine sui combattimenti pugilistici a mani nude. Franky, detto "Quattrodita", si fa fregare un grosso diamante che dovrebbe consegnare ad un boss di New York, per colpa del suo vizio di scommettere nei match di boxe illegali. Turco, Tommy e "Testarossa" stanno organizzando un incontro truccato ma si fanno truffare da O'Neil, pugile zingaro irlandese. Intanto il boss newyorkese decide di andare di persona a Londra per riprendersi (con gli interessi) il diamante rubato. Strampalata commedia-gangsteristica dal ritmo convulso, carica di figure pittoresche e situazioni sopra le righe, che cita con spirito irriverente numerosi classici del noir moderno (Tarantino, Fincher, Boyle). Tra umorismo grottesco, adrenalina visiva, violenza sarcastica e dialoghi deliranti, è un divertente "fumettone" acido, un po' troppo caotico e un po' troppo "affollato", e, quindi, poco incisivo nel disegno dei personaggi. In particolare alcuni tra questi, irresistibilmente accattivanti nel loro essere fuori di testa, avrebbero meritato uno spessore maggiore. Ma Guy Ritchie sa lavorare meglio sull'azione e sui dialoghi che sulla sceneggiatura (in cui continua impunemente a cimentarsi) ed è, decisamente, un regista di sciabola piuttosto che di fioretto. Il cast di indubbio appeal (Jason Statham, Benicio Del Toro, Brad Pitt, Stephen Graham) ha garantito al film un buon successo e una certa visibilità internazionale, ma la sensazione generale è di una pellicola che guarda principalmente a garantirsi una verniciatura cool (attraverso la folta galleria di cattivi svalvolati che oggi vanno tanto di moda), piuttosto che lavorare sulla sostanza dei contenuti e sullo spessore dell'intreccio narrativo. In definitiva: piacevolmente folle, colpevolmente superficiale e, a lungo andare, moderatamente confuso.
 
Voto:
voto: 3/5

Nessun commento:

Posta un commento