Durante la seconda guerra mondiale, un pilota americano abbattuto sull'oceano approda miracolosamente su una remota isola del Pacifico, il cui unico abitante è il capitano giapponese Kuroda, che vi è naufragato tempo prima. A causa del conflitto bellico che li divide i due uomini, non sapendo come passare il tempo, iniziano a combattersi tra loro in una lunga battaglia privata, dapprima per il possesso delle risorse alimentari e poi in una sorta di reciproco scherno, per affermare la superiorità del proprio paese sul nemico. Originale dramma avventuroso di guerra di John Boorman, reso difficile da dimenticare per l'affascinante ambientazione esotica agli antipodi, per la stranezza della situazione e per la bravura degli unici due attori sempre in scena, Lee Marvin e Toshirô Mifune. E' un film metaforico con un forte contenuto pacifista che indaga sulla natura umana messa alla prova da condizioni estreme, sul contrasto tra militarismo e solidarietà sotto la spinta del naturale istinto di sopravvivenza e sul rapporto ancestrale tra l'uomo e la natura selvaggia, che risiede implicitamente nel nostro retaggio primordiale e che è alla base del nostro passaggio esistenziale su questo pianeta di cui siamo ospiti. La produzione impose un finale diverso e più netto rispetto a quello voluto dal regista ed è questo quello che si trova nella maggior parte delle versioni circolanti. Esistono però alcune rare edizioni in home video in cui è stato inserito il finale originale pensato da Boorman. Il film ha avuto un remake, Gli ultimi guerrieri (Coastwatcher, 1989) di Martin Wragge, ed una pellicola di fantascienza ad esso palesemente ispirata: Il mio nemico (Enemy Mine, 1985) di Wolfgang Petersen. Ad onor di cronaca l'idea di base della vicenda venne utilizzata per la prima volta nel quasi sconosciuto b-movie americano S.O.S. Naufragio nello spazio (Robinson Crusoe on Mars, 1964) di Byron Haskin
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