mercoledì 13 ottobre 2021

Michael Collins (1996) di Neil Jordan

Storia romanzata della incredibile vita di Michael Collins, eroe controverso della lunga lotta per l'indipendenza dell'Irlanda dall'Inghilterra. Per molti un ardente patriota, per altri un terrorista, per altri ancora un ingenuo idealista. Pur attenendosi in buona parte agli eventi storici, il regista Neil Jordan (autore anche del soggetto e della sceneggiatura) sceglie di abbracciare la strada del mito, schierandosi nettamente dalla parte di Collins nel duro scontro interno contro l'amico-nemico Éamon De Valera, machiavellico leader politico del movimento insurrezionalista irlandese (l'IRA), da lui diviso da insanabili differenze di visione e di strategia. Il racconto procede tra epica e passione, attentati e guerriglie, soprusi e ribellioni, grandi discorsi ed errori collaterali, partendo dai primi comizi di Collins nelle piazze in favore dell'autonomia politica dell'Irlanda, all'organizzazione di azioni violente contro gli inglesi, fino al trattato di Londra, in cui Collins guidò la delegazione che discusse con il governo britannico le condizioni per la libertà della sua isola, dovendo però rinunciare all'Irlanda del Nord. E poi ancora la rottura definitiva con De Valera e lo scoppio della cruenta guerra civile nella neonata Repubblica, fino alla morte di Collins avvenuta in un agguato per mano di esponenti della fazione avversa. Girato con enfasi, ardore ideologico, ritmo teso e vibrante impeto politico, questa intensa biografia si avvale di una solida sceneggiatura, di personaggi carismatici, di intrecci avvincenti e, pur tra omissioni e semplificazioni, ci regala momenti emozionanti di grande cinema e di alta tensione drammatica, come la sequenza della strage nello stadio compiuta dai soldati inglesi ai danni di vittime innocenti o quella, memorabile, della così detta "notte dei 12 apostoli", in cui Collins fece giustiziare 12 traditori della causa nazionale, che facevano il doppio gioco a favore dell'Inghilterra. La sottotrama amorosa tra Collins e Kitty Kiernan offre delle equilibrate pause di distensione e cerca di cogliere sfumature nascoste dell'uomo privato dietro alla figura pubblica del patriota politico. Nel grande cast (che include Liam Neeson, Julia Roberts, Alan Rickman, Brendan Gleeson, Aidan Quinn e Ian Hart) svetta uno struggente Neeson, premiato al Festival di Venezia con la Coppa Volpi al miglior attore. Due candidature agli Oscar per due grandi eccellenze tecniche: la colonna sonora di Elliot Goldenthal e la fotografia di Chris Menges.

Voto:
voto: 3,5/5

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