martedì 12 ottobre 2021

The Nice Guys (2016) di Shane Black

Los Angeles, anni '70. Due improbabili investigatori privati molto diversi tra loro e apparentemente incompatibili, Jackson Healy e Holland March, si trovano a indagare sullo stesso caso, finendo per pestarsi i piedi a vicenda. Healy è grosso, pensa poco e picchia molto. March è smilzo, alcolizzato e pavido. L'indagine ruota intorno alla scomparsa di Amelia, giovane starlet del porno svanita dopo l'uccisione del suo fidanzato, regista hardcore di quart'ordine bruciato vivo nella sua casa, e la morte in uno strano incidente stradale di una sua collega più famosa, Misty Mountains. Dopo baruffe e peripezie, la strana coppia Healy & March decide di unire le forze per far fronte al nemico comune, che hanno individuato in una banda di gangster senza scrupoli. Insieme a loro c'è la testarda Holly, figlia adolescente di March che sembra più sveglia dei due strambi investigatori. A furia di scavare i tre finiranno invischiati in un losco sottobosco di corruzione, crimine, pornografia e malapolitica. Divertente e stravagante black comedy in salsa noir scritta e diretta da Shane Black, che si compiace, con molta irriverenza ma non troppa originalità, di inscenare un guazzabuglio crime, sullo sfondo evocativo e pregnante della "città degli angeli" di fine 70's, che cita, omaggia, scopiazza e mescola il mondo letterario "hard boiled" di Raymond Chandler e la violenza ironica alla Tarantino, senza dimenticare capolavori assoluti come Chinatown (1974) di Roman Polanski o Il lungo addio (The Long Goodbye, 1973) di Robert Altman , riferimenti ineludibili di ogni noir moderno a colori. Non tutto funziona come dovrebbe: il ritmo è travolgente ma spesso deborda nella macchietta, i personaggi di contorno sono risibili e il gioco all'eccesso rischia più volte di fagocitare l'intero film. Ma la ricostruzione ambientale è molto affascinante, la colonna sonora "a palla" con le hits d'epoca è magnifica e l'intesa tra i due protagonisti (Russell Crowe e Ryan Gosling) funziona egregiamente. A colpi di gag, di iperboli e di twist, questo gradevole buddy-movie arriva in porto con qualche inciampo, ma con agile allegria. Da segnalare, nel cast, la buona squadra femminile composta da Angourie Rice, Kim Basinger e Margaret Qualley. Molti critici hanno evocato una certa somiglianza tra la coppia Russell Crowe-Ryan Gosling e quella, mitica, Bud Spencer-Terence Hill che sbancò i botteghini di mezza Europa con ben 16 film insieme, con particolare riferimento ai maggiori successi ottenuti negli anni '70. Effettivamente qualcosina c'è (o forse piacerebbe molto se ci fosse). Durante un'intervista congiunta con la stampa autorizzata, la domanda è stata espressamente rivolta ai due attori, che, sorridendo, hanno risposto con parecchia diplomazia, definendosi entrambi sinceramente onorati per un tale accostamento.

Voto:
voto: 3/5

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