martedì 26 ottobre 2021

Il grande sogno (2009) di Michele Placido

Roma, 1968. Nicola, giovanotto di provincia, lascia la nativa Puglia e approda nella capitale con il sogno di diventare attore, ma si arruola in polizia per avere un salario sicuro. S'innamora di Laura, studentessa borghese animata da forti ideali e impegnata attivamente nei movimenti di lotta studenteschi, che è attratta da lui, ma anche dall'appassionato Libero, torinese di estrazione operaia che vuole cambiare il mondo grazie all'impegno militante di matrice ribelle. Mentre divampano, come un incendio, le contestazioni del '68, sull'onda dirompente del "maggio francese", Nicola riceve l'incarico di infiltrarsi nel mondo degli studenti dissidenti, da cui finirà per essere affascinato, pur non riuscendo mai a comprenderlo appieno. L'ottavo lungometraggio di Michele Placido regista è un dramma storico sociale parzialmente autobiografico, che racconta i "formidabili anni" del '68 romano ispirandosi ai ricordi della sua gioventù, attraverso il personaggio di Nicola che ricalca le reali esperienze vissute dall'autore-attore di Ascoli Satriano (Foggia). Riuscito sotto l'aspetto ambientale, emotivo e di costume, il film latita dal punto di vista ideologico, politico e storico, offrendo una prospettiva limitata, convenzionale, semplicistica e provinciale di quel vasto insieme di tensioni, fermenti, illusioni, speranze, strumentalizzazioni, magheggi e manipolazioni che animarono la grande utopia sessantottina, l'apice vanaglorioso di quel marasma di movimenti di liberalizzazione, emancipazione, rivoluzione e controcultura iniziati nei paesi anglofoni e poi naufragati nel qualunquismo, nell'estremismo e nella follia violenta, aprendo le porte all'oscurantismo tragico degli anni di piombo. La sottotrama amorosa, con il triangolo Nicola-Laura-Libero finisce per essere più sincera e interessante del resto, anche grazie alle evidenti implicazioni sociali sulla liberazione sessuale, uno dei temi più fortemente discussi tra quelli del movimento di rivolta giovanile e che all'autore sembra stare particolarmente a cuore. Nel cast, che annovera Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Luca Argentero, Silvio Orlando, Laura Morante e Massimo Popolizio, la Trinca e Orlando sono una spanna sopra gli altri, mentre il torvo Scamarcio sembra avere un'unica espressione fissa. Efficace la colonna sonora del sempre affidabile Nicola Piovani.

Voto:
voto: 2,5/5

Nessun commento:

Posta un commento