martedì 26 ottobre 2021

Lars e una ragazza tutta sua (Lars and the Real Girl, 2007) di Craig Gillespie

Lars Lindstrom è un giovane introverso, pieno di manie e di insicurezze, timoroso di ogni forma di contatto fisico con gli altri e patologicamente chiuso nel suo mondo interiore. Quando annuncia alla sua famiglia di aver trovato una ragazza di nome Bianca attraverso internet, tutti sono sorpresi. Ma lo saranno ancora di più quando scopriranno che Bianca è una bella bambola in silicone ad altezza naturale. Sfiziosa commedia indipendente, scritta da Nancy Oliver e diretta dall'australiano Craig Gillespie, al suo esordio registico. E' un film brillante, garbato, intelligente e non banale che evita accuratamente (denotando un raffinato buon gusto) ogni forma di allusione sessuale, per esplorare totalmente la componente psicologica, sia del protagonista (strambo ma in fondo tenero ed innocuo), sia della sua comunità provinciale, composta da familiari apprensivi e concittadini bigotti, ma non privi di compassione in quanto persone semplici. Muovendosi in miracoloso equilibrio sul filo sottile che divide il banale dall'arguto, il regista affronta un argomento apparentemente frivolo (e ritenuto degno, nel becero immaginario del popolo medio, di umorismo da caserma) con tocco lieve, ironia dolce e psicoanalisi sociale, giocando abilmente sul doppio binario (che rappresenta il cuore pulsante dell'opera) secondo cui gli altri cercano di convincere Lars della stravaganza della situazione (assecondandolo, ma con un bonario doppio fine), ma è soprattutto lui che si adopera (a modo suo) di convincerli ad accettare Bianca, che, in fondo, non è nient'altro che una innocente proiezione della sua mente, dei suoi desideri e dei suoi timori di vivere. Girato a basso costo e in pochissimi giorni, questo piccolo film d'autore, che guarda al cinema degli "anni d'oro" di Frank Capra, riesce ad essere più gradevole, stimolante e sensibile di tante commedie americane di successo, ma volgari e stereotipate, costruite unicamente sul look, sull'enfasi e sull'umorismo grossolano. Nel cast, tra Emily Mortimer, Patricia Clarkson, Paul Schneider e Kelli Garner, spicca il protagonista Ryan Gosling, in una delle sue performance migliori. Una candidatura agli Oscar 2008, per la sceneggiatura di Nancy Oliver.

Voto:
voto: 3,5/5

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